Il Questore della provincia di Cuneo, Nicola Parisi, ha emesso il 13 dicembre nuovi sei “Daspo Willy”, misura di prevenzione personale atipica di competenza dell’Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, rientrante nella categoria dei “Divieti di accesso ad aree urbane” (denominati D.Ac.Ur), volta a limitare le opportunità criminali, dei fenomeni antisociali, di inciviltà lesivi del “buon vivere” cittadino che si propongono di incidere sul livello di sicurezza e di benessere percepiti dalla comunità locale.
Nel settembre del 2020 perde la vita il 21enne Willy Monteiro Duarte, pestato a morte a Colleferro proprio a seguito di una rissa, per la quale furono arrestati quattro ragazzi ventenni. Subito dopo la vicenda furono apportate delle modifiche al Decreto - Legge n. 130/2020, noto altresì come Decreto sicurezza, in materia di divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento, nello specifico gli articoli 10 e 11 del Decreto si occupano rispettivamente della modifica del reato di rissa ai sensi dell’art. 588 del codice penale e dell’introduzione di un divieto di accesso agli esercizi pubblici e di pubblico intrattenimento per alcune categorie di soggetti. Si tratta di un potenziamento del daspo urbano, rinominato “norma Willy”.
Nel caso di specie la Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Cuneo, dietro proposta dei militari della Compagnia Carabinieri di Bra, ha messo sotto la propria lente d’ingrandimento il grave episodio occorso a Bra nella tarda serata del 3 dicembre scorso, tra via Cavour, via Principi di Piemonte e via Guglielmo Marconi, quando due gruppi di persone si sono rese responsabili di una violenta rissa - un soggetto ha riportato gravi ferite al volto ed al collo, giudicate guaribili in 30 giorni - nelle vicinanze di un bar del centro cittadino, filmata e resa visibile su Facebook con la conseguente amplificazione dell’allarme sociale suscitato dall’evento, notizia ripresa anche da diverse testate giornalistiche.
A seguito del provvedimento del Questore, sei partecipanti - considerati pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica - non potranno avere accesso o stazionare nelle immediate vicinanze di quel locale e a tutti i bar, caffè, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari del Comune di Bra per un periodo compreso tra uno e due anni, pena, in caso di accertata violazione, la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8.000 e 20.000 euro.
Ad oggi sono 16 i divieti adottati nei confronti di soggetti che in Provincia si sono resi responsabili di tali gravi disordini, il Questore in una conferenza stampa di qualche settimana fa era stato chiaro: “Non saranno più tollerati episodi simili”.