Come indicato dalla mappa della Regione sull’andamento del contagio in Piemonte (ultimo aggiornamento 3 dicembre), sono 371 i domiciliati a Bra attualmente positivi al Coronavirus.
“Di questi, 28 sono ricoverati all’ospedale “Michele e Pietro Ferrero” di Verduno, mentre 5, seppur ancora inseriti nel portale, sono già considerati dall’Asl come a “percorso concluso” (circolare 12/10 del Ministero della Salute) - comunica il sindaco Gianni Fogliato -. La diminuzione di oltre 100 casi in una settimana è una notizia che fa ben sperare, segno che i sacrifici fatti per limitare la diffusione della pandemia stanno iniziando a dare buoni esiti. Voglio esprimere un
sincero ringraziamento ai braidesi per l’impegno con cui stanno affrontando l’emergenza, ribadendo però la richiesta a non abbassare la guardia proprio ora che si iniziano a vedere i primi segnali di discesa della curva. La grande sfida delle prossime settimane sarà quella di riuscire a consolidare e migliorare questo risultato, coniugando il parziale allentamento delle misure con comportamenti responsabili, sempre nello scrupoloso rispetto norme di prevenzione: uso della mascherina, distanziamento e lavaggio frequente delle mani”.
Da un’elaborazione dei dati a livello territoriale, oggi i positivi sono il 22.5% in meno rispetto a otto giorni fa. Crescono in percentuale i braidesi over 60 positivi (48,6% del totale), mentre la fascia tra i 30 e 60 anni rappresenta quasi il 40%.
“Sarà un Natale diverso dal passato, ma, ne sono sicuro, non meno sentito – conclude Fogliato –. Da qualche giorno si sono accese le luminarie in città, illuminando di bellezza e speranza le vie cittadine. Arriva anche il momento di pensare a regali e strenne: ribadisco l’invito a fare acquisti in sicurezza e a chilometro zero, per sostenere il commercio e l’artigianato locale, approfittando delle belle iniziative cittadine come Bra Citta Slow, promossa in collaborazione con Ascom e Confartigianato, il servizio di acquisti in ‘videochiamata’ Shopcall e le “card regalo” che possono poi essere spese dai destinatari nei negozi. Il tutto, con un occhio di riguardo alla solidarietà e a chi è più in difficoltà, anche attraverso le raccolte benefiche attivate a livello cittadino”.