Fulvio Coraglia, sindaco dimissionario di Montaldo Roero, è tornato in libertà dopo l’interrogatorio di garanzia tenuto nella giornata di ieri, mercoledì 21 dicembre.

 

Coraglia era uno degli otto arrestati nell’operazione “Feudo 2” della Guardia di Finanza, portata a termine nella mattina di mercoledì 14. Tra gli arrestati figuravano insieme a lui Carla Bonino e Giuseppe Steffanino, sindaco e vicesindaco di Vezza d’Alba, anche loro liberati ieri. È invece indagato a piede libero - con altre cinque persone, per un totale di 14 inquisiti - l’ex sindaco di Santo Stefano Roero Renato Maiolo, arrestato lo scorso anno a seguito dell’inchiesta “Feudo” e ora a processo.

 

A carico degli amministratori dei paesi compresi nell’Unione dei Comuni del Roero, ora in fase di liquidazione, si ipotizzano a vario titolo i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, truffa aggravata ai danni dello Stato, turbativa d’asta, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Secondo i finanzieri, i sindaci sarebbero al centro di un sistema di favori messo in piedi per consentire a professionisti e imprenditori “amici” di ottenere appalti e consulenze. Dagli atti emerge, nel complesso, un danno erariale quantificato in un milione e mezzo di euro, somma equivalente al sequestro di beni operato nei confronti degli indagati.

 

Due giorni fa il sindaco di Vezza d’Alba ha presentato le dimissioni, decretando così lo scioglimento della giunta e del consiglio comunale. Il commissario prefettizio Francesco D’Angelo guiderà il comune fino a nuove elezioni. Poiché il vicesindaco di Montaldo Davide Bertello non è coinvolto nell’inchiesta, l’attività amministrativa nel paese dovrebbe poter proseguire senza passare per il commissariamento.