Fu mobbing sul luogo di lavoro, ovvero il municipio di Santo Stefano Roero. A stabilirlo è il giudice astigiano Elisabetta Chinaglia che ha condannato a due anni di reclusione l’ex sindaco Renato Maiolo, 75 anni, imputato di maltrattamenti verso l’allora responsabile dell’ufficio tecnico comunale.
Per Maiolo, arrestato nel 2021 nell’ambito dell’inchiesta “Feudo”, il pubblico ministero aveva chiesto quattro anni. Al 75enne agricoltore in pensione il tribunale ha accordato la sospensione condizionale della pena, dovrà però versare una provvisionale di 10mila euro in favore della parte civile costituita e un successivo risarcimento danni.
Plurime condotte vessatorie quelle ascritte dall’accusa a Maiolo, in carica per quindici anni tra il 2004 il 2019. La dipendente comunale, ha sostenuto il pm, veniva insultata con epiteti come “deficiente”, “incapace”, “incompetente” e fatta oggetto anche di condotte aggressive. Come quando con un pugno il sindaco staccò un termostato nell’ufficio dell’architetto, o quando aveva alzato in aria un estintore e minacciato di lanciarlo sulla sua scrivania. “Per me era il diavolo” ha detto nella sua deposizione la donna, alla quale è stata poi riconosciuta dall’Inail una riduzione della capacità lavorativa a seguito dello stato di prostrazione psicologica venutosi a determinare. La difesa ha già annunciato il ricorso in appello.
Nel frattempo, Maiolo attende i verdetti dei due processi, scaturiti dalle inchieste “Feudo” e “Feudo 2”, in cui è accusato di reati contro la pubblica amministrazione. Nel primo - a sentenza lunedì 24 - le ipotesi sono di truffa aggravata ai danni dello Stato, turbativa d’asta e falso materiale e ideologico in atti pubblici, reati per cui il pm ha chiesto la condanna a sei anni per l’ex primo cittadino. Le ulteriori richieste ammontano a cinque anni di reclusione per l’ex segretaria comunale Anna Maria Di Napoli, compagna dell’allora sindaco, per la responsabile del servizio finanziario del Comune Federica Borello e per l’architetto Cinzia Gotta, già sindaca di Baldissero d’Alba. Quattro anni per il geometra Giovanni Careglio, due anni e otto mesi per Marco Musso.
Martedì 25 febbraio dovrebbe invece arrivare un verdetto sul secondo troncone delle indagini che ha coinvolto insieme a Maiolo gli ex sindaci di Vezza d’Alba Carla Bonino e di Montaldo Roero Fulvio Coraglia. Anche qui il pubblico ministero Davide Lucignani ha formulato le richieste di pena: cinque anni di reclusione per Carla Bonino, 4 anni e 6 mesi per Coraglia, 1 anno e 4 mesi per Maiolo, altrettanti per l’ex vicesindaco di Vezza Giuseppe Steffanino. Sul banco degli imputati ci sono dodici persone, per le quali sono stati chiesti nel complesso 41 anni e 5 mesi di reclusione.