La sera del 19 settembre scorso un vasto rogo si era sviluppato nel negozio di abbigliamento e casalinghi Ipershop Express, lungo la Statale 231. Già dalle prime fasi dell’attività il
titolare dell'esercizio commerciale risultava disperso. Solo una volta domate le fiamme nel corso della nottata, le squadre operanti rinvenivano il suo cadavere al suolo, in posizione prona. Gli accertamenti dei Vigili del Fuoco, accorsi con diverse squadre da Cuneo, Bra, Dogliani e Racconigi, hanno evidenziato che l’incendio inizialmente considerato una tragica fatalità era invece di natura dolosa. Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Canelli, supportati dai colleghi delle Compagnie di Bra e di Alba, hanno svelato una realtà ben più complessa.
Gli inquirenti erano infatti già sulle tracce di una donna di origine bulgara residente a Canelli, sospettata di essere responsabile di diversi reati contro il patrimonio commessi nel basso Piemonte nelle ultime settimane. I carabinieri sono riusciti a stabilire con certezza la presenza della donna, la sera dei fatti, nel negozio di Monticello, appurando così le sue responsabilità in merito allo scoppio dell’incendio. Come si era già accennato le motivazioni del gesto, secondo gli investigatori coordinati dalla Procura della Repubblica di Asti, sono da ricondurre al tentativo dell’arrestata di distrarre i titolari del negozio per appropriarsi dell’incasso. La sua posizione è aggravata anche dal ritrovamento del cadavere del proprietario dell’Ipershop, morto a seguito dell’incendio, per cui la donna è stata anche denunciata per il reato di morte come conseguenza di altro delitto. La donna attualmente è ristretta nel carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino, a disposizione della autorità giudiziaria, a seguito della convalida dell’arresto e dell’applicazione della misura cautelare su richiesta della Procura della Repubblica.
Le indagini hanno permesso di fare luce su un ulteriore fatto avvenuto nell’Astigiano lo scorso 14 settembre, il grave incendio al Centro Commerciale “Il Castello” di Canelli. Anche per questo illecito i militari dell’Arma sono riusciti a raccogliere gravi e concordanti indizi di colpevolezza nei confronti della stessa donna responsabile del gesto sconsiderato di Monticello d’Alba, deferita dunque anche in questo caso per il reato di incendio doloso. Nei locali del centro commerciale la donna aveva provato a distrarre gli addetti di un negozio di calzature appiccando un incendio nel magazzino, nell’intento di appropriarsi del registratore di cassa. Per fortuna, nei fatti di Canelli, non vi furono feriti o vittime. I Carabinieri confermano ora che sono in corso gli accertamenti per stabilire la responsabilità della donna per episodi incendiari analoghi, avvenuti nel basso Piemonte nelle ultime settimane.