La morte improvvisa di 50 bovini di razza piemontese avvenuta il 6 agosto a Sommariva Bosco è stata dovuta a un’intossicazione acuta da acido cianidrico, derivata dall’ingestione della “durrina”, presente nelle sole piante giovani - in attivo sviluppo - del sorgo (il sorgo è un genere di pianta della famiglia delle Poaceae o Gramineae). Le indagini e gli interventi sono stati condotti dai Veterinari dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (IZSPLV), Asl CN2, e da Veterinari privati (mentre le analisi sono state eseguite dall’IZSPLV in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna).
Il pronto intervento delle equipe composta dal veterinario IZSPLV, Stefano Giantin, dal veterinario Asl CN2, Francesco Acciari, e dai veterinari privati Giovanni Topi, Elena Avedano, Fabio Mascarello e Michele Teobaldi, ha permesso di salvare 25 capi nell’allevamento di Sommariva Bosco. In serata e nella nottata tra l’11 e il 12 agosto, grazie all’uso di un antidoto, ne sono inoltre stati salvati sei in un allevamento di Bra e cinque in un altro di Moretta. Purtroppo, negli stessi allevamenti e per la stessa causa sono morti quattro bovini a Bra e cinque a Moretta.
In tutti i casi, la sostanza tossica era presente in quantità elevata, tale da provocare l’intossicazione fatale ai bovini, soprattutto a causa dello stress idrico, dovuto al grave stato di siccità in cui versa il nostro Paese.
Nelle piante prelevate a Sommariva Bosco, la “durrina” è stata rinvenuta in concentrazione pari allo 0.1% (1.000 ppm - parti per milione). Negli animali deceduti è stata rilevata una concentrazione di acido cianidrico di gran lunga superiore ai 730 ppm, ritenuta tossica per i bovini.