VEZZA D'ALBA - Una villa acquistata con i guadagni dello spaccio di droga sequestrata dalla Guardia di Finanza di Bra

L'abitazione, dimora del 'capo banda' albanese, era stata al centro di una complessa operazione di autoriciclaggio di denaro

Redazione 05/03/2021 08:15

La Guardia di Finanza del Gruppo di Bra, a seguito di articolate attività d’indagine, ha individuato una villa a Vezza d'Alba, acquistata con proventi derivanti principalmente dallo smercio di sostanze stupefacenti, messo in atto da soggetti albanesi, operanti fuori Provincia, dediti a reati di detenzione di droga a fini di spaccio. L’investigazione eseguita dai militari braidesi trae origine da attività di Polizia Giudiziaria svolta da altro Reparto del Corpo, attraverso la quale erano state ricostruite le dinamiche criminali connesse all’attività di intermediazione e spaccio posta in essere dai cittadini albanesi. L’accurato esame delle posizioni economico-patrimoniali dei citati soggetti, svolto dal Gruppo di Bra, nell’ambito delle peculiari potestà di polizia economico finanziaria, ha quindi permesso di chiedere ed ottenere dall’Autorità Giudiziaria di Asti il sequestro preventivo della villa, attuale dimora del principale indagato, del valore di più di 150 mila euro, acquistata reimpiegando i capitali illeciti accumulati.
 
Con gli approfondimenti condotti, è stato possibile certificare che i proventi illeciti generati dal fiorente spaccio di droga sono stati formalmente acquisiti dalla compagna del “capo banda”, attraverso una donazione simulata (realizzata in territorio albanese), importati regolarmente in Italia con presentazione della dichiarazione valutaria, versati in un conto corrente intestato alla donataria, per la successiva emissione di un assegno circolare, ed impiegati per l’acquisto dell’unità abitativa, nell’ambito, quindi, di una complessa operazione di auto riciclaggio, con risvolti internazionali.
 
All’acquisto del cespite, infatti, sono seguiti rilevanti lavori di ristrutturazione, incrementativi del valore immobiliare, oggetto di specifica ricognizione da parte dei finanzieri, con l’intento di consolidare la natura riciclatoria dell’intera operazione, realizzata sia per dissimulare la provenienza illecita delle risorse finanziarie generate dal business della droga, sia per trarre profitto dall’eventuale successiva vendita della villa.
 
 
 
 
 

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