Quello verificatosi a Cuneo nella mattina è il 27esimo suicidio in carcere dall’inizio dell’anno. A dirlo è il sindacato di Polizia Penitenziaria Osapp, che definisce
“mai così drammatiche le condizioni delle carceri italiane”.
“Non è più solo un problema di sovraffollamento carcerario, con cifre che raggiungono in alcuni penitenziari oltre il 70% in più delle capienze consentite” sostiene il segretario generale dell’Osapp Leo Beneduci, menzionando anche il problema degli organici (“mancano il 20% degli agenti con punte in alcune sedi di oltre il 35%”) e la fatiscenza delle infrastrutture (il 70% degli istituti penitenziari è “in condizioni disastrose”). L’emergenza “riguarda l’assenza di una politica penitenziaria nazionale e in grado di produrre risultati concreti”.
Il problema “gravissimo ed inaccettabile dei suicidi in carcere” è la riprova, sostiene il sindacalista, di “un sistema che fa acqua da tutte le parti”: “Soprattutto lo svilimento delle funzioni e del ruolo della Polizia Penitenziaria - incalza il leader dell’Osapp - le cui dotazioni si stanno frazionando in molteplici gruppi e gruppetti, per lo più sottratti al lavoro a diretto e costante contatto con la popolazione detenuta”. Questo “in ragione delle scelte scellerate dell’attuale amministrazione penitenziaria centrale” che “sta determinando un aumento dei traffici ed una diminuzione della sicurezza interna alle carceri”.
A detta di Beneduci “non sono più, purtroppo di alcuna utilità i ripetuti appelli del presidente della Repubblica Mattarella o di Papa Francesco se, nonostante l’evidente disastro, le ingentissime spese e l’assenza di risultati concreti, si lasciano le stesse figure, persino per svariati anni ai vertici nazionali del sistema penitenziario”. Stigmatizzando “gli slogan di parte della politica e persino del sottosegretario delegato”, Beneduci denuncia “l’aumento delle morti e dei suicidi in carcere, le continue e cruente aggressioni in danno del personale e il proliferare dei traffici interni a vantaggio della criminalità organizzata”.