Oggi, martedì 12 aprile, sono stati celebrati anche a Cuneo i 170 anni della Polizia di Stato, fondata nel 1852 da Re Carlo Alberto, come Guardie di pubblica sicurezza nel Regno di Sardegna. La cornice è stata la splendida sala San Giovanni di via Roma, che dalle 9 ha ospitato gli interventi e le testimonianze sul ruolo e l’importanza delle forze di polizia nella società dopo due anni di stop a causa della pandemia. Padrone di casa delle celebrazioni il questore Nicola Alfredo Parisi, che dal palco ha letti i messaggi del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese e del capo della Polizia Lamberto Giannini. Durante il suo intervento, il questore ha voluto ringraziare gli studenti presenti, il poliziotto in pensione più anziano che tra due mesi compirà 100 anni “e che oggi ha preteso di essere presente a questa cerimonia”, il Prefetto Fabrizia Triolo, il presidente del tribunale Paolo Demarchi, i vertici dei Vigili del fuoco, delle Forze Armate, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e tutti i sindaci del territorio presenti “che hanno dimostrato grande collaborazione nell'affrontare e gestire tutte le tematiche relative alla sicurezza e al bene comune”.
Nell’occasione, sono stati ricordati e ringraziati tutti i reparti che compongono la Polizia di Stato ed è stato presentato il rendiconto delle attività svolte nel 2021. La Questura di Cuneo ha coordinato controlli, con tutte le limitazioni dovute alla pandemia, che hanno portato all’identificazione di 49mila persone, la verifica di 32mila veicoli, con 579 denunce in stato di libertà e 82 arresti. Tra i dati presentati spiccano anche i 1.800 interventi di emergenza gestiti su chiamate al numero 112 e le 663 le denunce ricevute. Per la polizia amministrativa, i dati rilevanti sono le 1.308 richieste di protezione internazionale (477 sono casi relativi a persone ospitate presso strutture di accoglienza), i 92 provvedimenti di espulsione, i 17 accompagnamenti alla frontiera di cittadini extracomunitari irregolari e i 5 allontanamenti di cittadini comunitari.
È poi arrivato il momento dei premi e dei riconoscimenti:
Attestato di pubblica benemerenza al merito civile all’assistente capo, ora in congedo, Claudio Zampolini, perché “libero dal servizio, interveniva sul luogo di un incendio divampato all’interno dei capannoni di un'attività commerciale, consentendo l’evacuazione degli abitanti dello stabile e sgomberando le vie di accesso all’area interessa dall’incendio per favorire l’ingresso dei mezzi di soccorso. Chiaro esempio di virtù civiche e senso del dovere”.
Località Colombero Beinette, 14 maggio 2014.
Encomio all’ispettore capo della polizia di stato Mariella Faraco e all’assistente capo della polizia di stato Flavio Ristorto perché “evidenziando spiccate capacità professionali e operative, espletavano un intervento di soccorso pubblico che consentiva di condurre in salvo una donna animata da propositi suicidi, che si era attestata oltre la balaustra di protezione di un ponte”.
Cuneo, 29 maggio 2017.
Encomio all’ispettore superiore della polizia di stato Paolo Romero perché “evidenziando spiccate qualità professionali si distingueva in un intervento di soccorso pubblico a favore di una persona colta da malore”.
Limone Piemonte, 21 dicembre 2017.
Lode all’agente della polizia di stato Federico Russo perché “evidenziando capacità professionali, espletava un’attività di polizia giudiziaria che consentiva di trarre in arresto un cittadino italiano responsabile del reato di rapina aggravata a mano armata perpetrata all’interno di un supermercato”.
Torino, 6 dicembre 2017
Encomio all’ispettore capo della polizia di stato Mariella Faraco, all’assistente capo della polizia di stato Luca Bianco, all’assistente capo della polizia di stato Massimo Girodengo, all’assistente della polizia di stato Alberto Giostra e all’assistente della polizia di stato Gianluca Verdone, perché “evidenziando spiccate capacità professionali ed intuito investigativo partecipavano ad un’operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto del pericoloso latitante Giuseppe Mastini, detto “Johnny lo zingaro” e di altre due persone, rispettivamente per il reato di evasione e favoreggiamento personale”.
Siena, 25 luglio 2017.
Lode al sovrintendente capo della polizia di stato Adolfo Simonetti e all’assistente capo della polizia di stato Mattia Giordanengo, perché “evidenziando capacità professionali espletavano un’attività di polizia giudiziaria che si concludeva con il deferimento, in stato di libertà, di tre ragazzi, resisi responsabili di aver propagandato idee fondate sulla superiorità e sull’odio razziale, nonché per procurato allarme”.
Frazione Roata Canale, 27 novembre 2017.
Lode all’assistente capo della polizia di stato Paolo Airaldi e all’assistente capo della polizia di stato Aurelio Borro, perché “evidenziando capacità professionali espletavano un’attività di polizia giudiziaria che consentiva di sottoporre ad indagine, in stato di libertà, un minore, cittadino marocchino, resosi responsabile del reato di rapina in concorso con altre persone”.
Cuneo, 27 dicembre 2017.
Lode all’agente della polizia di stato Dario Briganti e all’agente della polizia di stato Sergio Marongiu, perché “evidenziando capacità professionali espletavano un intervento di soccorso pubblico che consentiva di impedire ad una persona anziana in stato confusionale, circolante a piedi, sulla carreggiata autostradale, di essere investita dai veicoli”.
Savona, 19 gennaio 2018.