CHIUSA DI PESIO - Abusò di un minorenne in ospedale, torna in carcere un 40enne di Chiusa Pesio

L’uomo era già stato arrestato in luglio per aver adescato e rapinato un adolescente a Milano. Uscito di prigione, aveva ricontattato un altro ragazzino

Redazione 19/03/2020 10:48

 
Nel luglio scorso era stato arrestato a casa sua dai poliziotti del commissariato centrale di Milano. Per C.M., 40enne di Chiusa Pesio, l’accusa era di rapina e atti sessuali nei confronti di un minorenne. Quest’ultimo aveva denunciato di essere stato attirato dall’uomo in un bagno della metro nel capoluogo lombardo, dopo alcuni scambi di messaggi su una app per incontri omosessuali. Qui C.M. lo aveva spinto a terra e rapinato dei gioielli che lui stesso aveva suggerito alla vittima di indossare.
 
Uscito dal carcere agli inizi di febbraio, ma ancora sottoposto all’obbligo di firma, ha ricontattato un altro adolescente che aveva frequentato in passato a Cuneo. Per questo l’uomo è stato nuovamente incarcerato, questa volta dai carabinieri di Cuneo su delega della Procura locale.
 
Ora è accusato di adescamento di minore e violenza sessuale aggravata, come riporta l’edizione odierna de La Stampa in un articolo di Lorenzo Boratto, a seguito delle indagini avviate dopo la denuncia del ragazzo. Ai sanitari del Santa Croce il giovane aveva raccontato di essere stato abusato dal chiusano, incontrato proprio nell’ospedale la sera del 12 febbraio. Sul suo cellulare sono stati ritrovati anche i messaggi di minaccia che il quarantenne gli aveva inviato prima di quella sera.
 
Le immagini delle videocamere di sorveglianza del nosocomio cuneese confermano la versione del ragazzo. Al vaglio degli inquirenti il cellulare di C.M., che potrebbe fornire informazioni su eventuali altre vittime.

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