Dopo un ricovero presso l’ospedale ‘Santa Croce’ di Cuneo è scomparso nella giornata di sabato 25 gennaio, all’età di 95 anni, il partigiano combattente Giovanni Garelli, attivo nelle file della Resistenza monregalese con il nome di battaglia di ‘Stantuffo’.
Garelli era nato a Mondovì nel 1924 ed era stato compagno di scuola di Lidia Beccaria Rolfi, la staffetta partigiana e reduce dal campo di concentramento di Ravensbrück la cui memoria è stata oltraggiata in questi giorni con
scritte antisemite. Ferroviere e caporale del Genio, Garelli combatté nella seconda guerra mondiale ma venne ricoverato in seguito a una ferita e all’insorgere della tubercolosi.
Dopo l’8 settembre 1943 entrò nella Resistenza come membro della brigata Valle Ellero della 3a Divisione Alpi. Con il nome in codice di ‘Stantuffo’ farà parte del Servizio X, il reparto di ‘intelligence’ dei partigiani, autore di numerose azioni di boicottaggio. Nel dopoguerra emigrò in Brasile, dove conobbe la moglie Anita Conta, anche lei originaria di Mondovì. Al rientro in Italia, nel 1977, fondò l’omonima agenzia di pratiche automobilistiche in via Rostagni a Cuneo, poi affidata ai figli.
Si ricorda in particolare il suo lungo impegno come presidente dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra (ANMIG) e dell’associazione ‘Ignazio Vian’. Nominato cavaliere del lavoro, nel 2016 venne anche insignito della Medaglia della Liberazione per la lotta partigiana. I funerali si terranno lunedì 27 gennaio alle ore 15,30 presso la chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Cuneo.
La sezione ANPI di Mondovì ha ricordato con un comunicato la figura del suo decano:
“L’ANPI di Mondovì esprime il suo dolore ed è vicino alla famiglia del caro Stantuffo, il partigiano Giovanni Garelli, iscritto alla nostra Sezione sin dalla sua fondazione, Presidente dell’Associazione “I. Vian”, Presidente Onorario dell’A.N.M.I.G (Ass. Naz. Mutilati e Invalidi di Guerra), Grande Ufficiale e Grande Invalido di Guerra. Il ricordo di figure come la sua ci è di aiuto e di esempio anche in tempi come i nostri, in cui riaffiorano pericolosi sintomi di quell’antifascismo che egli sin dai suoi diciannove anni ha fieramente combattuto. È stato compagno di scuola di Lidia Rolfi Beccaria: per le curiose coincidenze del destino ci piace ricordare entrambi in questi giorni, immaginando che anche adesso entrambi continuino ad esortarci a restare vigili e a contrastare ogni forma di razzismo di intolleranza. ORA E SEMPRE RESISTENZA!”.