CUNEO - Addio a Terry Dutto, “pioniere” della Lvia con don Benevelli

Il 79enne cuneese fu tra i fondatori dell’associazione nel 1966. Con la Caritas ha trascorso una vita nel volontariato in vari continenti

Redazione 02/08/2024 14:30

Si è spento a Roma nella tarda serata del 1 agosto Teresio Dutto, per tutti “Terry”. Il 79enne cuneese, vittima del riacutizzarsi di un grave male, viveva nella capitale dal 1992.
 
Fu uno dei fondatori della Lvia a fianco di don Aldo Benevelli, nel 1966, e suo stretto collaboratore per lungo tempo: la radice di quell’esperienza, ha ricordato in seguito, germogliò da un piccolo gruppo di persone che assisteva centinaia di famiglie italiane in difficoltà, emigrate in Francia. Sotto la spinta dei cambiamenti nella Chiesa promossi dal Concilio Vaticano II, nacque l’associazione italiana volontari laici.
 
Dutto era stato, insieme a Rosanna Cayre, il primo volontario a partire per l’Africa, nel 1968, con una lettera del parroco della missione kenyota di Tigania che chiedeva un contabile e un manager per gestire le attività di una cooperativa con 500 contadini, coltivatori di piante di tè e caffè. Grazie alla raccolta fondi avviata a Cuneo era stato realizzato un impianto idrico per fornire acqua alla missione, all’ambulatorio e al servizio di ostetricia.
 
Rientrato dal Kenya, Terry Dutto ha continuato il suo percorso in Africa per decenni, operando in Nigeria, Zimbabwe e molti altri Paesi. Il lavoro con Caritas lo avrebbe portato in numerosi luoghi colpiti da disastri e carestie: l’Albania, la Bosnia, l’Armenia, la Moldova, l’Ossezia, l’Iran dopo il terremoto di Bam e le nazioni dell’Asia devastate dallo tsunami dell’Oceano Indiano del 2004. Nel 2012 era diventato responsabile del progetto di costruzione di una scuola presso l’orfanotrofio St. Marcellin Village di Harare, in Zimbabwe, per l’associazione Spagnolli-Bazzoni di Rovereto. Dall’inizio di agosto 2014 aveva seguito con Focsiv l’avvio del progetto in Iraq a favore delle minoranze cristiane, yazidi, turcomanne in Kurdistan, con base in Erbil.
 
Sposato, padre di Carlo, Lorenzo e Daniele, lascia la moglie Giovanna Spagnolli, il fratello Narciso e i nipoti. I funerali si terranno presso la chiesa dei Salesiani, in data ancora da stabilire.

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