Arrivano i primi provvedimenti nei confronti dei responsabili della violenta aggressione avvenuta a Borgo San Dalmazzo nella notte del 30 aprile scorso. Sotto i portici di largo Argentera, nel pieno centro cittadino, uno studente ventenne era stato colpito alla tempia da un altro giovane, apparentemente senza motivo.
L’episodio aveva provocato gravi conseguenze alla vittima, costretta a cinque giorni di ricovero in terapia intensiva per una frattura cranica ed ematomi al cervello. L’aggressore, fuggito con un volo partito da Levaldigi, era poi stato rintracciato dai carabinieri in Sardegna. Grande era stato lo scalpore suscitato a livello nazionale dopo l’appello del padre dell’aggredito: si sospettava che quella violenza così assurda fosse riconducibile al cosiddetto “knockout game”, il “gioco” - se così lo si vuole definire - in cui lo scopo è atterrare un passante con un pugno inferto all’improvviso.
Ora nei confronti del responsabile della violenza e dei tre presunti complici scatta il “daspo Willy”, ovvero il divieto di accesso ai locali. Lo ha disposto il questore di Cuneo Alfredo Nicola Parisi, con un provvedimento emesso lo scorso 19 maggio ma reso noto solo in data odierna. A seguito del provvedimento del questore, i quattro personaggi - considerati pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica - non potranno avere accesso o stazionare nelle immediate vicinanze di quel locale e di tutti i bar, caffè, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari del comune di Borgo San Dalmazzo, nella zona in cui sono avvenuti i fatti, per un periodo compreso tra 12 e 24 mesi. La pena, in caso di accertata violazione, è la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8000 a 20000 euro. Proseguono intanto nei loro confronti le indagini rivolte ad accertare le responsabilità penali.