Un altro finestrino rotto su un veicolo in sosta a Cuneo. È successo di nuovo nella notte e di nuovo in via della Pieve, un’area dove le auto parcheggiate erano già state colpite in altre occasioni: nell’aprile scorso era stato sfondato il finestrino di una Cinquecento, a maggio era stato denunciato un altro caso.
Sono decine gli atti vandalici segnalati negli ultimi mesi anche sul lungogesso, sui corsi Marconi e Dante, le vie Meucci, Gallo, d’Azeglio e Boggio. Il più delle volte c’è dietro la piaga della tossicodipendenza: i vetri vengono rotti per rubare pochi spiccioli, o per frugare tra i sedili e il cruscotto in cerca di oggetti di qualche valore. Il risultato è che, sovente, la riparazione risulta più costosa della merce sottratta.
Qualcosa di analogo accadeva nell’epoca - ormai tramontata - dei furti di autoradio. Lo scopo è rimasto lo stesso, quello di raccogliere i soldi per una dose di eroina o di crack.