Dopo un’indagine durata circa quattro mesi e conclusasi nei giorni scorsi, il Nucleo Mobile della Guardia di Finanza di Fossano ha smascherato 34 “furbetti” residenti nella provincia Granda, che continuavano a beneficiare dell’esenzione sulla tassa automobilistica nonostante l’effettiva perdita del beneficio a seguito del decesso del congiunto disabile.
L’attività di servizio trae origine dall’incrocio dei dati forniti dalla Regione Piemonte in merito ai beneficiari dell’esenzione dal pagamento del bollo auto con le risultanze emerse dalla consultazione delle banche dati in uso al Corpo. Un’attenta analisi dei dati ha consentito di accertare che, nonostante fossero venute meno le condizioni per il diritto all’agevolazione, 34 autovetture riconducibili agli eredi, tutte con coperture assicurative, continuassero a circolare in esenzione.
La legge 104 del 1992 prevede infatti l’esenzione del pagamento del bollo auto per i veicoli intestati a «persone affette da patologie che comportano ridotte o impedite capacità motorie o, in alternativa, ai familiari che hanno fiscalmente a carico le persone disabili in condizioni di gravità».
Per ottenere l’esenzione è necessario presentare un’apposita domanda presso l’Ufficio Tributi della Regione Piemonte, allegando alla stessa copia della carta di circolazione del veicolo, documentazione comprovante l'accertamento dell'handicap da parte delle commissioni mediche ASL e copia della documentazione o dichiarazione sostitutiva di certificazione che attesti che il disabile è fiscalmente a carico dell'intestatario del veicolo (nel caso in cui il veicolo non sia intestato al portatore di handicap/invalido). Una volta riconosciuta l'esenzione dal pagamento della Tassa Automobilistica per il primo anno, questa prosegue per gli anni successivi senza ulteriori adempimenti e senza dover presentare nuovamente la domanda e la documentazione.
Laddove vengano meno le condizioni per aver diritto all’agevolazione (radiazione/vendita del veicolo esente o, come nei casi esaminati dai finanzieri, il decesso del disabile), l’interessato o i suoi eredi dovranno darne tempestiva comunicazione all’ufficio competente che l’ha concessa. Le 34 posizioni irregolari riscontrate sono state segnalate alla Regione Piemonte – direzione risorse finanziarie e patrimonio di Torino - che avvierà le procedure di recupero delle somme dovute, oltre a provvedere alla contestazione delle previste sanzioni.