I Finanzieri del Comando Provinciale di Torino hanno tratto in arresto gli amministratori di diritto e di fatto di una società che gestiva supermercati e discount a Torino, in esecuzione dell’Ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Cuneo, per aver sottratto circa 700 mila euro dalle casse societarie e aver causato il fallimento dell’impresa.
L’attività di indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Torino e coordinata dal Sost. Proc. Chiara Canepa della Procura della Repubblica di Cuneo, ha permesso di mettere in luce la condotta fraudolenta realizzata dai due amministratori i quali, già a partire dal 2012, utilizzavano il patrimonio della società per scopi personali, drenando importanti somme di denaro dai conti correnti aziendali, e distraendo merci dai magazzini dei supermercati e determinando un default quantificato in circa 5 milioni di euro.
Il disegno criminoso ricostruito vede coinvolte numerose società e cooperative, utilizzate per mascherare la reale destinazione delle risorse dell’impresa, anche attraverso l’interposizione di amministratori “teste di legno” a capo delle stesse e lo spostamento delle sedi legali in diverse città italiane, al fine di rendere più difficoltosa l’identificazione dei reali responsabili delle condotte distrattive.
Nonostante ciò, attraverso capillari attività di perquisizione ed approfondite indagini finanziarie che hanno convolto tutte le persone fisiche e giuridiche collegate alla fallita, è stato possibile individuare sette indagati tra cui la moglie e la madre dell’amministratore di fatto e il figlio dell’amministratore di diritto, ai quali è stato contestato il reato di bancarotta fraudolenta aggravata.