È stato grazie al sistema della banca dati che permette di analizzare in tempo reale tutte le liste dei passeggeri in arrivo dai paesi a rischio immigrazione clandestina, ancora prima dell’atterraggio del volo AirArabia , che nei giorni scorsi è stato assicurato alla giustizia L.H., un 44enne marocchino dalle mille identità, al rientro da Casablanca.
Lo straniero, al suo arrivo presso lo scalo aeroportuale di Levaldigi ha trovato ad attenderlo la Polizia di Frontiera Aerea. Lo stesso era destinatario di un provvedimento di decreto di sospensione di ordine di esecuzione per la carcerazione e ripristino dell’ordine medesimo emesso la Procura di Asti. Titolare di un permesso di soggiorno, si era reso responsabile di false attestazioni e dichiarazioni a Pubblico Ufficiale e aveva rifiutato di esibire i propri documenti per l’identificazione durante un controllo di Polizia. Lo straniero, che aveva numerosi alias, è stato fotosegnalato per l’esatta identificazione e poi tradotto alla Casa Circondariale di Cerialdo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Per lo stesso volo, la Polizia Frontiera di Levaldigi, ha inoltre eseguito altri tre rintracci per notifiche di Polizia e seguito un provvedimento di espulsione di altro cittadino marocchino ventenne destinatario di un provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Brescia.
Nella stessa giornata la Polizia di Frontiera di Levaldigi ha controllato 170 certificazioni di passeggeri del volo Ryanair proveniente da Cagliari e del volo AirArabia proveniente da Casablanca in osservanza del nuovo DPCM con decorrenza nella medesima giornata.
“E’ stata una giornata impegnativa, anche in considerazione che oltre ai controlli di frontiera del volo Extra Schengen e ai provvedimenti da eseguire, sono stai effettuati i controlli sulle autocertificazioni dei passeggeri in uscita e in entrata in osservanza del DPCM che è entrato in vigore quel giorno stesso”, commenta il Sostituto Commissario Coordinatore Tiziana Prin, responsabile della Polizia Frontiera Aerea di Levaldigi.