Nei giorni scorsi i Carabinieri del Radiomobile hanno arrestato M.A., un albanese di 36 anni, già residente a Dronero (CN), poiché era stato emesso a suo carico un provvedimento di carcerazione inconseguenza della violazione da parte del medesimo delle prescrizioni imposte dal regime della detenzione domiciliare a cui era stato sottoposto per altri reati da lui commessi.
Il pregiudicato albanese stava scontando, dallo scorso mese di febbraio, una condanna emessa dal Tribunale di Torino in regime di detenzione domiciliare per alcuni reati contro il patrimonio di cui si era reso responsabile nel capoluogo piemontese. Controllato più volte dai carabinieri della Stazione di Dronero presso il suo domicilio per la verifica del rispetto delle prescrizioni connesse al suo stato di detenzione, i militari avevano avuto modo di accertare che, già dalla fine dello scorso mese di febbraio, il soggetto non si era fatto trovare a casa, contrariamente agli obblighi, e anche la moglie non aveva saputo riferire dove lo stesso si fosse rifugiato.
Da tale episodio scattavano così le ricerche dei carabinieri droneresi e della Compagnia di Cuneo nei luoghi abitualmente frequentati dall’evaso, non riuscendo tuttavia ad avere riscontri positivi. Dallo scorso mese di aprile l’intera famiglia dell’evaso emigrava per trasferirsi in altra città del Centro Italia e anche qui venivano estese le ricerche del detenuto evaso da parte dei carabinieri del posto, con esito ancora negativo.
Ricerche finalmente interrotte nei giorni scorsi allorquando i carabinieri del Radiomobile lo traevano in arresto a Cuneo. Lo stesso infatti, vistosi ormai braccato, si consegnava spontaneamente ai militari dell’Arma senza opporre resistenza. L’albanese veniva così tradotto presso la Casa Circondariale di Cuneo a disposizione dell’Autorità giudiziaria competente.