Ancora atti vandalici, ancora scritte sul muro di cinta che circonda il cimitero di Cuneo. Il “messaggio”, se così lo si vuole chiamare, è lo stesso di chi già nel settembre scorso aveva imbrattato una serie di luoghi (oltre al cimitero generale di Basse San Sebastiano quelli delle frazioni di Madonna dell’Olmo, San Rocco Castagnaretta e Spinetta, nonché quello comunale di Busca) che la coscienza collettiva associa al silenzio e al rispetto della memoria.
Anche la collocazione è quasi identica, sempre in corrispondenza dell’ingresso secondario del camposanto. “Gp = nazi”, “il vax uccide”, “governo nazi”: i soliti slogan riconducibili alla galassia no vax e nello specifico al gruppo denominato ViVi, che riprende su Telegram e su altri social network il simbolo della doppia V cerchiata e vergata in rosso a fianco delle scritte.
Le scritte sono comparse nella notte tra venerdì e sabato. Solo pochi giorni prima a Fossano era stata presa di mira la ex sala contrattazioni in piazza Foro Boario. Il Comune di Cuneo ha denunciato l’accaduto alla polizia e la Digos ha subito avviato le indagini del caso. “Un atto vergognoso, da condannare: in quel cimitero c'è chi il vaccino non ha potuto averlo e proprio a causa del Covid è morto” osserva l’amministrazione comunale, rilevando che le scritte “sono vicine all'ingresso, dove passano tanti parenti”.