CUNEO - Avevano un'armeria abusiva tra le mura di casa: denunciati padre e figlio

L'arsenale aveva un valore stimato gli 80 e i 90 mila euro. Il controllo è scattato quando uno dei due si è presentato in Questura per il rinnovo del porto d'armi

s.m. 09/10/2020 18:04

Un’attività iniziata per hobby, ma che è negli ultimi tempi era cresciuta troppo per non destare l’attenzione delle forze dell’ordine. Padre e figlio, cuneesi, pensionato il primo disoccupato il secondo, sono stati denunciati dalla Questura per aver allestito tra le mura di casa una vera e propria armeria.
 
I due, senza avere alcuna autorizzazione per il commercio, acquistavano e rivendevano ‘in nero’ fucili e pistole. In casa avevano tra le mura domestiche un vero e proprio arsenale custodito in appositi armadi, con tanto di registro scritto a mano dove avevano annotati modelli e caratteristiche degli articoli in magazzino. La compravendita avveniva al dettaglio o sul web.
 
Quando la Mobile è entrata in azione ha sequestrato 113 fucili (in gran parte da caccia, ma anche da collezione), 7 pistole e più di 700 munizioni per un valore complessivo stimato tra gli 80 e i 90 mila euro. Ad essere contestata non è la detenzione, in quanto i due avevano regolare porto d’armi e nell’ordinamento non sono previsti limiti al numero di armi, ma l’attività di vendita, che non può essere effettuata senza autorizzazione del Questore. Oltre alla rivendita effettuavano anche l'attività di manutenzione.
 
I controlli sono partiti dopo che il pensionato si è presentato in piazzetta Usmiani per il rinnovo del porto d’armi. Dalle verifiche sulla movimentazione delle sue armi negli ultimi anni, è emerso che dal 2017 a quest’anno oltre 200, tra fucili e pistole, erano stati oggetto di compravendita non autorizzata: di qui è scattato il controllo che ha portato alla denuncia per violazione degli articoli 31 e 39 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza. Le armi sono state sequestrate.

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