BORGO SAN DALMAZZO - Beccato a rubare con la “lista della spesa”: ora è a processo

Il giovane era stato fermato all’uscita dal Penny Market di Borgo San Dalmazzo con uno zaino pieno di flaconi di shampoo. In casa aveva 800 euro di beni rubati

Immagine di repertorio

a.c. 24/10/2022 19:20

È stata una “lista della spesa” molto particolare a mettere in allerta i carabinieri di Borgo San Dalmazzo, reduci da un controllo a carico del sospettato di un furto commesso nel maggio 2021.
 
La centrale operativa aveva inviato la pattuglia al Penny Market perché la responsabile aveva segnalato la presenza di un ragazzo che si stava allontanando dopo aver riempito lo zaino di flaconi di shampoo. Raggiunto e fermato poco dopo dai militari, era emerso che il giovane in effetti aveva riempito il suo zainetto con quaranta contenitori di shampoo di varie marche, per un valore di 108 euro.
 
Una dipendente del supermercato l’aveva visto “servirsi” nelle corsie e poi recarsi da lei alle casse sostenendo di aver preso solo un succo di frutta, che aveva in effetti pagato. L’addetta aveva quindi richiamato l’attenzione della responsabile del Penny Market, la quale a sua volta aveva allertato i carabinieri: “Ricordo che mi guardava con nonchalance” ha riferito quest’ultima al giudice.
 
Il soggetto era stato identificato nella persona di K.E.S., marocchino residente in Veneto ma domiciliato a Cuneo. “Parlava molto bene l’italiano” ha precisato il maresciallo Raul Barbabella, che eseguì la perquisizione personale: in tasca il giovane aveva una lista manoscritta, dove erano indicati quasi tutti i prodotti ritrovati. Ai carabinieri, però, era sorto il sospetto che ci fosse qualcosa di più. Per questo era stata richiesta anche una perquisizione presso il domicilio del maghrebino, in un monolocale del centro storico di Cuneo: “All’inizio aveva cercato di sviarci indicando un indirizzo sbagliato” ha aggiunto il maresciallo.
 
All’interno di un armadio dell’abitazione gli uomini dell’Arma aveva rinvenuto 115 beni tra prodotti di igiene intima e alimentari, per un valore di 785 euro. Perlopiù si trovavano ancora imbustati nei sacchi dei supermercati. Poiché il sospettato risultava disoccupato e non aveva fornito giustificazioni sulla provenienza di quei beni, i militari avevano contattato gli addetti di tre punti vendita borgarini - il Best One, il Conad e lo stesso Penny Market - che avevano confermato di aver subito furti. Nello specifico, il titolare del Best One ha riferito di essere stato derubato di alcuni dopobarba, mentre al Conad erano state sottratte diverse confezioni di caffè Lavazza.
 
Il prossimo 16 dicembre è attesa la discussione finale del processo.

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