Si apre all’insegna della violenza il nuovo anno in carcere a Cuneo. Ieri, giorno di Capodanno, verso le 19,45 un detenuto comune ha dato all’improvviso in escandescenze iniziando a tirare oggetti di vario genere presenti all’interno della cella contro il personale di Polizia Penitenziaria preposto alla Sezione.
L’aggressione, a quanto riferiscono gli agenti, sarebbe avvenuta senza nessun motivo apparente. A seguito dello scoppio di violenza si è reso necessario l’intervento di altri poliziotti per tranquillizzare e contenere il ristretto: alcuni di essi, ricorsi alle cure del nosocomio cittadino, sono rimasti feriti con diversi giorni di prognosi.
La denuncia dell’accaduto arriva dalla sigla sindacale più rappresentativa dei baschi azzurri, il Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), per voce del segretario regionale Vicente Santilli. Commenta il segretario generale del Sappe Donato Capece: “Mi preoccupa questo nuovo grave episodio avvenuto nel carcere di Cuneo. Restano inascoltate le nostre segnalazioni al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di Roma sulle disfunzioni e sugli inconvenienti che si riflettono sulla sicurezza e sulla operatività della Casa Circondariale di Cuneo, delle altre carceri piemontesi e del personale di Polizia Penitenziaria che vi lavora con professionalità, abnegazione e umanità nonostante una significativa carenza di organico. Ed è incomprensibile che chi ha il dovere di intervenire, ossia l’Amministrazione penitenziaria regionale e nazionale, non intervenga tempestivamente. Mi appello alla Ministra della Giustizia Marta Cartabia perché fermi questa spirale di inaccettabili e quotidiani violenze contro il personale di Polizia Penitenziaria e definisca, con i vertici del DAP, un piano urgente di intervento per fronteggiare le gravi criticità delle carceri regionali”.
Proprio nei giorni scorsi, il Sappe aveva preannunciato la mobilitazione degli agenti, dei sovrintendenti, degli ispettori del Corpo di Polizia Penitenziaria che aderiscono al sindacato, al Coordinamento Funzionari e Dirigenti e all’Associazione Nazionale Dirigenti e Funzionari di Polizia Penitenziaria, preannunciando una manifestazione nazionale a Roma, a gennaio, sotto l’ufficio del ministro della Giustizia Marta Cartabia, con l’obiettivo di “denunciare la grave situazione delle carceri e le endemiche criticità del Corpo”.