BORGO SAN DALMAZZO - Calci e insulti al cane rinchiuso sul balcone, denunciato il proprietario a Borgo

L’uomo ha ceduto il suo amstaff dopo un controllo dei vigili e dell’Asl. Ora l’animale si trova in canile, ma avrebbe già ricevuto richieste di adozione

Redazione 17/08/2024 08:10

Durante un sopralluogo avevano sentito gli insulti che un uomo di Borgo San Dalmazzo indirizzava al suo amstaff, rinchiuso su un piccolo balcone dell’abitazione nel centro storico. “Oltre agli insulti - raccontano i volontari di Stop Animal Crimes - il cane veniva anche preso a calci per strada e picchiato a casa, così avevamo segnalato il tutto - video inclusi - alle autorità pubbliche preposte”.
 
Da questa denuncia si è arrivati a un controllo della Polizia Locale di Borgo San Dalmazzo e della Asl veterinaria di Cuneo. Il proprietario ha ceduto spontaneamente il cane e la sua proprietà è passata al Comune: il cane ora è in canile e avrebbe già ricevuto richieste di adozione.
 
L’associazione Stop Animal Crimes Italia si dice soddisfatta “per il fatto che il cane sia stato ceduto e non sia più nella disponibilità di chi lo malmenava, ma auspichiamo che la vicenda non si chiuda così. In ogni caso, per impedire che l’ex proprietario del cane possa un domani detenere un altro cane nella stessa maniera, ovvero possa passare impunito alle violenze prodotte e documentate nei confronti del cane, depositeremo denuncia querela per maltrattamento animale”.
 
“Il nostro spirito - assicurano i volontari - è sempre quello di una serena collaborazione con le istituzioni e gli enti locali preposti ai controlli (sindaci, polizie locali e Asl veterinarie), seppur restiamo spiazzati dal modus operandi da questi spesso adottato”. Sono state numerose, aggiungono, le segnalazioni relative a cani detenuti a catena fissa (modalità vietata in Piemonte), cucce fatiscenti, animali isolati nelle campagne o alimentati e abbeverati con ciotole e acqua sporche e cibo scadente. “Troppo sovente - non sarà probabilmente questo il caso - i controlli si concludono con indicazioni (spesso solo verbali) al miglioramento delle condizioni dell’animale, senza sanzioni o men che meno denunce per maltrattamento e sequestro degli animali” denuncia Stop Animal Crimes.
 
Il maltrattamento degli animali, conclude l’associazione fondata da Antonio Colonna, “non è solo la lesione fisica ma più forme di detenzione subdole che infliggono sofferenza e patimento morale e etologico”. Di fronte a questo le forze dell’ordine “hanno l’obbligo di intervenire per qualunque reato, potendo inoltre agire d’urgenza al sequestro e denuncia senza l'obbligo della presenza della Asl veterinaria”.

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