Aveva subito le peggiori avversità della vita, ma era stato capace di affrontarle superando i limiti della disabilità e mostrando anche agli altri un diverso modo di vedere le cose. Carlo Borgarino, 49enne di Rivoira, si è spento il primo gennaio nella residenza Sant’Antonio di Cuneo.
Nel 2011 aveva subito un tremendo incidente in sella alla sua moto, percorrendo le strade della valle Roja. Da allora non era più tornato ad essere quel che era prima, ma solo dal punto di vista fisico. A ricordarlo, oggi, è il sindaco di Boves, la sua città: “Te ne sei andato così, in silenzio, all’alba di questo nuovo anno. - scrive nel suo messaggio Maurizio Paoletti - Che grande lezione di vita mi hai dato alcuni anni fa quando eri al Santa Corona ed incrociando un ragazzo che come te era su una carrozzina ed aveva anche lui avuto un incidente stradale mi dicesti ‘lui è stato fortunato’ ed io incredulo ti chiesi il perché e tu mi gelasti: ‘perché lui non ha perso l’uso delle mani’. La vita con te è stata avara eppure sei stato un grande lottatore, l’hai respirata istante per istante testimoniandone la sua importanza sempre e comunque. Grazie per la bella persona che sei stato e per quanto mi hai insegnato sulla sofferenza”.
Negli anni della malattia Borgarino aveva perso i genitori. Lascia un fratello, Vincenzo, con Maria, le zie Lucia e Graziana, i numerosi amici. La camera ardente sarà allestita a partire da lunedì 8 gennaio alle 14 presso la Residenza Sant’Antonio di corso Nizza a Cuneo. I funerali si svolgeranno martedì 9 gennaio alle 15, nella chiesa parrocchiale di Rivoira, dove lunedì alle 18 verrà recitato il rosario in suffragio. Eventuali offerte sono da destinarsi alla Residenza Sant’Antonio di Cuneo.