Un’avvocatessa braidese che si occupa di pratiche per l’immigrazione sarà segnalata in via formale al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati per il suo comportamento “scorretto” negli uffici della Questura. A prendere carta e penna per stigmatizzare quanto avvenuto ripetutamente in piazza Torino è stato il Questore di Cuneo, Emanuele Ricifari, esasperato dalla situazione creatasi. Ieri il capo della Polizia cuneese se l'è trovata alla porta dell'ufficio "mentre alle 12.04 lamentava di non essere ancora stata ricevuta all'ufficio immigrazione nonostante avesse appuntamento alle 12".
“L’ufficio immigrazione ha ricevuto decine di sue mail dal tono intimidatorio, si introduce nei nostri uffici in pertinenze che non le spettano, e più di una volta è giunta a disturbare riunioni in atto in uffici diversi da quelli in cui aveva appuntamento - ha spiegato il Questore -. In un’occasione è entrata in una stanza dove si stava svolgendo un interrogatorio della Squadra Mobile, un’altra volta ancora durante un consulto interforze”.
Comportamenti reiterati da circa quattro anni. Sono tre i dirigenti dell’ufficio immigrazione che in passato si sono visti costretti ad allontanare la professionista, ieri intorno all’ora di pranzo è toccato direttamente al Questore. “Ho deciso segnalarla all’ordine perché questo non è il comportamento che un professionista dovrebbe avere nei confronti della Pubblica Amministrazione - ha concluso Ricifari -. Con tutti gli altri avvocati c’è rispetto reciproco e un rapporto basato su educazione e correttezza, ma con lei non è possibile: ritengo il suo comportamento gravemente lesivo per l’immagine della categoria a cui appartiene”.