In linea con le direttive del Comando Generale del Corpo, le Fiamme Gialle della Provincia di Cuneo hanno intensificato le attività a contrasto dell’impiego di lavoratori subordinati in assenza di comunicazione preventiva di instaurazione del rapporto di lavoro al Centro per l’impiego. Nello specifico, i Reparti operativi della Granda hanno ispezionato 160 aziende, verificando l’osservanza e la corretta applicazione della normativa sull’impiego. In 23 ditte tra quelle controllate è stata rilevata la presenza di 50 lavoratori irregolari, di cui 33 completamente in nero. Il fenomeno evasivo è stato riscontrato in tutti i comparti, dall’industria alle attività collegate al settore turistico-ricettivo, dall’artigianato all’agricoltura.
Nei confronti delle aziende risultate non in regola è stata comminata la maxi sanzione amministrativa prevista e, nei casi in cui all’atto dell’intervento dei finanzieri presso le aziende è stato rilevato personale intento a prestare attività lavorativa ed impiegato in modo irregolare in misura superiore al venti per cento della forza lavoro, le Fiamme Gialle hanno avanzato agli Organi competenti proposta di sospensione delle attività imprenditoriali.
L’attività svolta dalle Fiamme Gialle della Granda rientra nel contrasto al cosiddetto “Sommerso di lavoro” ed è diretta non solo a contrastare l’evasione fiscale, che produce effetti distorsivi sull’economia reale a discapito degli imprenditori onesti che operano nel rispetto della legge, ma anche a tutelare la sicurezza e l’incolumità dei lavoratori, facendo sì che vengano riconosciuti loro i previsti diritti previdenziali, assicurativi e contributivi.