Nelle immagini diffuse dalla rete televisiva d’oltralpe ‘France 3 Côte d’Azur’ è visibile con terrificante chiarezza la devastazione che ha colpito la valle Roya. Nella giornata di ieri una frana ha portato via i due ponti all’ingresso del lato francese del Tenda, mentre la strada che porta a Ventimiglia è crollata in moltissimi punti in tutta la valle. Al momento i danni non sono quantificabili. Per la ricostruzione della strada è probabile uno stop di anni.
Un danno incalcolabile per l’economia della Granda e in particolare di Limone Piemonte, che rischia di essere impossibile da raggiungere per i turisti francesi attraverso il colle di Tenda per molti anni. Analogo destino per i cuneesi che vorranno recarsi in costa Azzurra e nella Liguria occidentale. L’unica strada percorribile sarà l’autostrada Torino-Savona e poi la Genova-Ventimiglia. Molto probabilmente la bistrattata ferrovia Cuneo-Nizza (attualmente chiusa, si attende il resoconto dei danni) sarà per molto tempo l’unico mezzo di comunicazione tra provincia di Cuneo e riviera francese.
Intanto in Francia il dramma è ancora in corso. Il corpo di un uomo è stato ritrovato ieri nella sua auto sommersa a Saint-Martin-Vésubie, portando ad almeno quattro il numero dei morti causati dal maltempo. A due giorni di distanza dal diluvio, i sapeurs pompiers delle Alpi Marittime, scrive il giornale francese Nice Matin, contavano ancora otto persone disperse e altre 12 ‘ricercate’. Le persone scomparse sono state portate via davanti ai testimoni, mentre degli altri non si hanno notizie.
Sempre ieri sono stati scoperti altri corpi trascinati sulle coste liguri. Le autorità italiane e francesi hanno cercato congiuntamente di stabilire la loro identità. E se Piemonte e Liguria hanno chiesto a Roma di dichiarare lo stato di emergenza, in Francia lo Stato ha avviato la procedura di "catastrofe naturale”: il primo ministro francese Jean Castex non ha nascosto "la sua profonda preoccupazione" sulle conseguenze della tempesta Alex. La Prefettura ha annunciato l'invio in ciascuno dei comuni isolati dell’esercito per aiutare i dei sindaci e da oggi dovrebbero iniziare le operazioni di sgombero delle strade, nel tentativo di aprire passaggi in aree ancora tagliate fuori dal mondo.