È stata archiviata in via definitiva dalla Procura di Savona l’inchiesta a carico di ignoti per il crollo del viadotto “Madonna del Monte”, lungo l’autostrada Torino-Savona all’altezza di Altare, avvenuto il 24 novembre del 2019, fortunatamente senza provocare feriti o vittime. La struttura crollò a causa di una frana staccatasi dal versante della montagna a monte dell’autostrada.
A rendere nota l’archiviazione è la società Autostrada dei Fiori, che gestisce la tratta: la Procura, sulla base delle relazioni tecniche dei periti, ha accertato che il viadotto era stato costruito con materiali idonei, ad opera d’arte, e non presentava ammaloramenti.
Si legge nella nota: “A provocarne il crollo sarebbe stato il cedimento del terreno, dovuto alle incessanti e violenti piogge di quei giorni, non classificato a rischio idrogeologico dalle carte dell’Autorità di bacino regionale e non di pertinenza della società concessionaria. L’archiviazione dell’inchiesta a carico di ignoti conferma il corretto operato della società ed il fatto che la causa del crollo del viadotto sia esclusivamente imputabile ad un fatto esterno alla società stessa, imprevisto ed imprevedibile, quale la violenta frana, del volume di circa 15 mila metri cubi, staccatasi dal versante della montagna e abbattutasi a notevole velocità e con grande energia contro il manufatto autostradale tra i caselli di Savona ed Altare in direzione nord”.