Un’ordinanza per vietare il consumo di bevande alcoliche, di qualunque gradazione e in qualunque contenitore, e la loro vendita per asporto. Un provvedimento che sarà valido dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024 in un’ampia area della città. Il documento, datato 28 dicembre, è stato firmato dalla sindaca di Cuneo Patrizia Manassero ed è stato pubblicato sull’albo pretorio del Comune nelle scorse ore.
L’ordinanza rappresenta un deciso “giro di vite” sul consumo di alcolici in alcune delle aree finite al centro del dibattito negli scorsi mesi per i problemi legati a degrado e sicurezza. I divieti saranno in vigore 24 ore su 24 nelle aree pubbliche situate all’interno dell’area individuata come perimetro dalle seguenti vie: via Michele Coppino (da corso Monviso a corso Nizza); corso Nizza (da via Michele Coppino a via Felice Cavallotti); via Felice Cavallotti (da corso Nizza a corso IV Novembre); piazzale della Libertà, compreso corso Monviso fino a via Michele Coppino e corso IV Novembre fino a via Felice Cavallotti; tutte le vie e aree interne ricomprese nel “quadrilatero”contenuto nel perimetro indicato nei precedenti punti.
Il provvedimento sarà valido anche nelle seguenti aree, individuate dall’amministrazione, a seguito di confronto tra le forze dell’ordine: giardini “Fresia” ed aree attigue (via Luigi Fresia, via Camillo Fresia e lungogesso corso Giovanni XXIII, nel tratto che costituisce il perimetro di piazza Boves); via Bonelli nel tratto tra via Alba e corso Giovanni XXIII; piazza Boves, via Peveragno, via Savigliano (nel tratto che costituisce il perimetro di piazza Boves), via Alba (nel tratto che costituisce il perimetro di piazza Boves); in tutto il Parco della Resistenza, inclusa area del Monumento della Resistenza, e le vie attigue nei tratti che ne costituiscono il perimetro: viale Angeli, corso Solaro, via Tetto Cavallo.
Il provvedimento riprende (e amplia) quelli analoghi già adottati negli anni scorsi: l’amministrazione - si legge nel testo - ha ritenuto “data la situazione accertata dagli organi di polizia, di dover reiterare la medesima ordinanza, considerato il permanere delle condizioni di disagio sociale e di ordine pubblico”.
Prosegue l’ordinanza: “L’aumentata concentrazione degli esercizi commerciali e di somministrazione che vendono bevande alcoliche nelle aree cittadine attigue alla stazione ferroviaria, nonché nelle ulteriori aree individuate ed indicate nel dispositivo, ha comportato l’alterazione delle normali condizioni di equilibrio di convivenza civile, tra esercenti, residenti ed avventori. Specialmente in alcuni orari della giornata si sono verificati eventi di ubriachezza manifesta. Dette aree sono frequentemente teatro di fenomeni di bivacco e di degrado, nonché di condotte che compromettono le comuni regole di vita civile, sfociando in schiamazzi e liti violente, incidendo in maniera fortemente negativa sulla qualità urbana in termini di quiete pubblica e di decoro, con notevole detrimento delle condizioni di vivibilità cittadina e conseguente degrado urbano, che hanno richiesto, anche negli anni passati, l'adozione di provvedimenti limitativi del consumo di alcol”.