Quattro giovani, tutti maggiorenni e noti alle forze dell’ordine, sono stati fermati e saranno denunciati dalla Polizia di Stato per aver dato vita a una rissa in piazza Galimberti a Cuneo ieri sera, sabato 29 maggio. I fatti quando erano da poco passate le 23 e la zona era ancora molto frequentata dai cuneesi che s'incamminavano verso casa allo scattare del coprifuoco. La zuffa è iniziata davanti al Tribunale ed è proseguita sul perimetro della piazza principale della città. La violenza ha impressionato i testimoni che hanno assistito all’accaduto: ad un certo punto un ragazzo è stato spinto a terra e colpito ripetutamente con calci e pugni.
Nel parapiglia i giovani, di diverse nazionalità, hanno anche danneggiato alcune auto in sosta. Il rapido intervento della Polizia ha evitato conseguenze più gravi, anche se gli agenti della squadra Volanti hanno dovuto faticare parecchio per riportare i contendenti alla calma in quanto questi continuavano a battibeccare e a minacciarsi a vicenda, opponendo resistenza. Sul posto anche i Carabinieri. Accompagnati in Questura e trattenuti per diverse ore, i quattro - tutti di età vicina ai vent’anni - saranno con ogni probabilità denunciati per rissa, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Al vaglio dell’autorità giudiziaria la posizione di una ragazza, che potrebbe essere denunciata per concorso nella rissa. Anche lei è stata accompagnata in piazza Torino.
Alcuni dei giovani fermati erano già stati identificati intorno alle 10 ai Giardini Fresia. Anche in quest’occasione avevano avuto un acceso diverbio, passando poi alle vie di fatto. I residenti avevano allertato la Polizia che, giunta sul posto, aveva tranquillizzato i litiganti. I motivi della discordia, che inizialmente sembravano risolti, sono venuti a galla in un secondo momento, quando i giovani sono tornati in contatto in piazza Galimberti.
Alla base dei dissidi, a quanto hanno riferito dei testimoni, ci sarebbe stata una questione di gelosia. Si tratta del secondo episodio analogo nel giro di due settimane.