Nella giornata di ieri, giovedì 24 ottobre, un detenuto straniero del carcere di Cuneo, che da settimane staziona nel reparto isolamento perché si rifiuta di salire nelle sezioni detentive, dopo aver appiccato il fuoco nella propria stanza per futili motivi, ha distrutto i sanitari e scagliato i cocci di ceramica verso gli agenti intervenuti per calmarlo, ferendo alla mano un Sovrintendente che ha riportato una lesione traumatica giudicata guaribile dal Pronto Soccorso in dieci giorni.
Contestualmente un'operazione di Polizia ha portato al ritrovamento di un ingente quantitativo di hashish abilmente occultato nel pacco proveniente dall'esterno e destinato ad un detenuto da parte dei familiari. I canali di introduzione delle droga e dei telefoni cellulari sono molteplici e difficili da rinvenire, a causa della mancanza di unità cinofile o sistemi di rilevamento delle sostanze, oltre alla grave carenza di organico tra le fila degli Ufficiali di Polizia Giudiziaria. "A tale riguardo si chiede l’invio urgente di ispettori in missione forfettaria così come già avvenuto per la casa circondariale di Biella", chiedono dal sindacato Osapp.
"A Cuneo continuano a giungere da tutta la nazione detenuti comuni per ordine e sicurezza o psichiatrici e problematici, difficili da gestire in mancanza di personale nel ruolo ispettori. Non è possibile che un agente con meno di due anni di servizio possa espletare le funzioni di Sorveglianza Generale o fare atti di polizia giudiziaria senza esperienze e competenze. Non è possibile essere trattati così, contando che Cuneo ospita detenuti 41bis tra i più pericolosi d'Italia. Chiediamo l'immediata sospensione delle assegnazioni di detenuti violenti, in attesa di una nuova organizzazione del lavoro. Non c'è più tempo da perdere". Così dichiara il Vice Segretario Regionale OSAPP Maurizio Dalmasso.