CUNEO - Dopo aver mancato il permesso di soggiorno stava per risposarsi: la Questura la rimanda in Marocco

La 44enne, vedova dopo un primo matrimonio, era irregolare in Italia. Il suo tentativo di “accalappiare” un ultraottantenne è andato in fumo

Redazione 08/03/2025 07:00

Aveva ottenuto il permesso di soggiorno provvisorio dopo il matrimonio con un cittadino italiano della provincia di Torino, che una volta trascorsi sei mesi sarebbe stato convertito in una carta di soggiorno per cinque anni. A poco più di cinque mesi dalle nozze, celebrate nel maggio 2023, la 44enne cittadina marocchina è rimasta vedova, perdendo così il diritto al permesso di soggiorno.
 
Lei, però, non si è data per vinta. Dalle informazioni acquisite, la Questura di Cuneo ha appreso che la donna era in procinto di contrarre un secondo matrimonio con un ultraottantenne, residente in provincia, con il quale era entrata in contatto per assisterlo come badante.
 
Con la pubblicazione di matrimonio la 44enne - irregolare sul territorio nazionale - sarebbe stata al riparo dall’espulsione, ma gli agenti dell’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato sono arrivati prima. Il questore, previo ordine di espulsione del prefetto, ha disposto nei suoi confronti il decreto di accompagnamento immediato alla frontiera, convalidato dal giudice di pace di Cuneo.
 
Così nella giornata del 6 marzo i poliziotti hanno accompagnato la donna all’aeroporto di Malpensa, con destinazione Casablanca in Marocco.
 
Il tema dei matrimoni di comodo, in qualche modo un “classico” nelle violazioni sulla legge è sempre più all’attenzione delle forze dell’ordine. Le autorità hanno cercato di porre rimedio anche sul piano legislativo, per esempio con la cosiddetta norma “anti badanti” del 2011 che poneva limiti al calcolo della pensione di reversibilità. La legge, però, è stata bocciata dalla Corte Costituzionale nel 2016: per i supremi giudici infatti sacrificava in modo irragionevole i diritti del coniuge superstite.

Notizie interessanti:

Vedi altro