CUNEO - Due marocchini provenienti da Casablanca arrestati dalla Polizia di Frontiera all'aeroporto di Levaldigi

Entrambi avevano a carico un'ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura di Aosta. Un terzo uomo, loro connazionale, respinto perchè privo di documenti validi

Redazione 05/09/2020 13:06

Forse pensava di non essere individuato quando ha preso l’aereo da Casablanca per entrare in Italia a bordo del volo del 4 settembre. A carico dell’uomo, un cittadino marocchino di 43 anni, risultava però un’ordinanza di esecuzione di custodia cautelare in carcere emessa nel 2011 dalla Procura di Aosta per espiazione di un periodo residuo per pene per reati relativi al traffico di stupefacenti. All’atto dello sbarco dall’aereo, infatti, il passeggero era atteso dal personale del posto di Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Levaldigi che, effettuati scrupolosi controlli per l’identificazione certa del passeggero, anche tramite fotosegnalamento presso la locale Questura, procedeva così al suo arresto per poi accompagnarlo presso la casa circondariale di Cuneo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
Stessa sorte è capitata pochi giorni prima ad un altro cittadino marocchino, di 26 anni, anch’esso proveniente da Casablanca con in carico un provvedimento di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso sempre dalla Procura della Repubblica di Aosta. Anche in questo caso il passeggero è stato accolto dalla Polizia di Frontiera di Levaldigi che dopo averlo fotosegnalato e identificato compiutamente lo ha tradotto presso la casa circondariale di Cuneo. In quella stessa giornata veniva respinto alla frontiera, con contestuale ritiro del permesso di soggiorno, un terzo marocchino, di 40 anni, viaggiante sullo stesso aereo del precedente passeggero. Il quarantenne si presentava alla frontiera sprovvisto di documento di viaggio valido per l’ingresso e la permanenza in area Schengen in quanto il permesso di soggiorno era stato revocato dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Torino.

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