Nei giorni scorsi i militari della Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Cuneo, hanno dato esecuzione alla misura cautelare, del divieto di dimora nel territorio della Granda nonché il divieto di avvicinamento entro i 300 metri dai luoghi frequentati da una delle ragazze, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Cuneo, nei confronti di M.D.L. di 33 anni, educatore presso una scuola media caragliese e allenatore di una squadra femminile di softball, con l’accusa di aver compiuto atti sessuali con minorenni e di aver ceduto a minori sostanze stupefacenti.
Le indagini e gli accertamenti diretti dal Sostituto Procuratore dr.ssa Francesca Lombardi, della Procura della Repubblica di Cuneo, hanno preso l’avvio da una segnalazione dei genitori di una giovane ragazza frequentatrice del predetto Istituto scolastico che lamentavano un interessamento che potrebbe definirsi “particolare” verso le studentesse da parte dell’indagato. Questi, approfittando della sua funzione di educatore e di allenatore sportivo, avrebbe intrattenuto relazioni sentimentali con le adolescenti che sarebbero poi sfociate nel compimento di atti sessuali.
L’attività di polizia giudiziaria, condotta attraverso pedinamenti e appostamenti nelle vicinanze dell’istituto scolastico, di alcuni centri sportivi e palestre del caragliese, ed alla analisi dei numerosi messaggi delle chat e foto presenti sui cellulari di alcune minorenni, hanno consentito di acquisire sufficienti indizi a supporto del reato ipotizzato. Gli elementi acquisiti sono stati posti all’attenzione del P.M. che, in considerazione del quadro indiziario emerso nella prima fase delle indagini ha disposto la perquisizione locale e personale dell’indagato. L’attività delegata ha portato al sequestro del computer e dei device elettronici in uso all’indagato, il cui esame ha permesso di acquisire concreti e più circostanziati elementi di responsabilità in ordine al reato di atti sessuali con minori ed ha altresì condotto all’acquisizione di elementi probatori inerenti l’uso e la cessione di sostanze stupefacenti ad alcune studentesse.
Alla luce di quanto emerso dalle indagini, il G.I.P. del Tribunale di Cuneo, su richiesta del P.M., ha disposto la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Cuneo nonché il divieto di avvicinamento entro i 300 metri dai luoghi frequentati da una delle ragazze. Sono tuttora in corso altre indagini sul conto dell’educatore, per individuare eventuali ulteriori casi di abusi commessi dall’uomo ai danni di altre adolescenti. L’attività di contrasto ai diversi fenomeni criminosi, svolta dalla Guardia di Finanza, conferma la capacità del Corpo di affrontare con professionalità e la dovuta sensibilità indagini nel particolare ambito, caratterizzato sia dallo specifico reato che dal coinvolgimento di ragazze minorenni.