CUNEO - False consulenze, accuse all’ex rallista Luca Betti

Per la Procura l’ex pilota automobilistico 43enne, oggi imprenditore, avrebbe fatturato oltre 47mila euro per servizi mai effettivamente prestati

a.c. 11/05/2021 18:00

 
Ieri le sfide sulle piste di rally, oggi quella nell’aula di tribunale. Per il 43enne Luca Betti, orgoglio dell’automobilismo cuneese nel recente passato, il presente è nel mondo dell’imprenditoria come consulente informatico e titolare della Kimera, la sua ex scuderia sportiva oggi riconvertita in engeneering factory per il restauro e la re-ingegnerizzazione delle automobili da corsa del passato.
 
Proprio in questa veste si trova a rispondere di accuse relative a presunti illeciti fiscali, evidenziati dalla Procura di Cuneo per l’anno 2013. All’ex sportivo, in particolare, si contesta di aver realizzato falsi contabili e un giro di fatture su consulenze aziendali che non sarebbero mai state prestate. Betti era già comparso come testimone in un analogo procedimento a carico degli amministratori della Idra srl di Magliano Alpi. Secondo gli inquirenti, l’azienda di telecomunicazioni - storico sponsor della scuderia di Betti - aveva emesso fatture attestanti la realizzazione di corsi di formazione per i dipendenti che non si sarebbero in realtà mai tenuti. Per questa accusa tuttavia i due imprenditori sono stati assolti in primo grado.
 
A rispondere dei medesimi reati, in un diverso processo, è ora l’ex pilota. Nell’udienza odierna il giudice ha ascoltato la testimonianza di un funzionario dell’Agenzia delle Entrate che eseguì gli accertamenti sulla Kimera. A insospettire i guardiani del fisco era stata l’incongruenza tra l’attività imprenditoriale all’epoca ascrivibile alla Kimera e le prestazioni fornite alla Idra: “Fino a maggio 2014 l’oggetto sociale della Kimera era pertinente all’automobilismo e organizzazione di eventi sportivi: non c’era alcuna menzione riguardo alla formazione del personale in ambito informatico” ha spiegato il teste.
 
Le cinque fatture emesse dall’azienda di Magliano, per un totale di 47500 euro, erano quindi state passate al vaglio. Dai controlli dei report mensili sarebbero emerse altre possibili incongruenze: in particolare, si indicava un’attività di formazione del personale della Idra in periodi nei quali Betti risultava essere impegnato nei rally di Montecarlo, di Zagabria, in quello di Bulgaria a Samokov, a Madeira e al trofeo Principe delle Asturie di Oviedo, tra il gennaio e il settembre del 2013. Su questa circostanza l’attuale imputato aveva già risposto nel processo a carico dei suoi committenti, dichiarando che “i report venivano stilati su base mensile ma non erano modelli da presentare alla Idra, servivano solo come traccia”.
 
Dopo la chiusura dell’istruttoria, l’udienza finale è in programma per il prossimo 13 novembre.

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