È accusata di falso ideologico un’aspirante docente che aveva presentato domanda di ammissione presso l’ITC Bonelli di Cuneo e altre scuole della provincia.

 

Il presunto illecito è stato evidenziato in riferimento alle graduatorie per l’anno scolastico 2017/18. Nella sua domanda M.A.A., originaria di Latina, aveva indicato il Bonelli come capofila, concorrendo per un posto nella classe di scienze giuridiche: in seguito avrebbe invece svolto un periodo di supplenza presso una scuola di Bra. In qualità di ente capofila, l’istituto di ragioneria si è comunque occupato della verifica dei titoli dichiarati, segnalando all’autorità giudiziaria una possibile irregolarità.

 

Sulla circostanza ha riferito stamane al giudice il preside Paolo Romeo. L’aspirante prof, in particolare, avrebbe dichiarato di aver conseguito presso l’università degli studi di Cassino un master sui contratti pubblici della durata di 1500 ore. Interpellati sulla circostanza, gli uffici dell’università hanno fatto sapere che M.A.A. non aveva mai conseguito quel titolo, pur avendo invece frequentato un corso universitario da 500 ore: i crediti riconosciuti erano pari a 5 anziché i 60 indicati e avrebbero quindi modificato in maniera sostanziale il punteggio attribuito in graduatoria alla candidata.

 

Altro supposto illecito riguarda un periodo di servizio prestato presso la scuola elementare don Milani di Pontinia (Lt). L’imputata asseriva di aver assunto qui una docenza della durata di trenta giorni. Alla scuola, però, risultava che avesse svolto solo corsi extracurricolari pomeridiani che non danno diritto a un punteggio. I due attestati, non allegati alla domanda, sono stati in seguito acquisiti e trasmessi alla Procura che ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio.

 

Per il 27 settembre sono in calendario l’audizione dell’ultimo testimone e l’esame dell’imputata.