Il garante dei detenuti di Cuneo, Mario Tretola, ha indirettamente rassicurato i Radicali cuneesi che nei giorni scorsi avevano denunciato la presenza di un detenuto positivo al Covid nel carcere di Cerialdo. La risposta ai dubbi del movimento di Filippo Blengino, che chiedeva dati e specifiche sulla situazione del penitenziario è arrivata in occasione della presentazione del V dossier sulla situazione degli istituti carcerari piemontesi, svoltasi stamane, mercoledì 30 dicembre, in via telematica.
Nell’occasione è stata resa pubblica la presenza di un focolaio all’interno del carcere di Cuneo, che però non avrebbe creato problemi particolari. “C’è stata una curva del contagio che è salita fino a metà settembre - ha spiegato Tretola -. Il picco di detenuti positivi è stato di 18, molti si sono negativizzati e oggi sono nove ( il dato è aggiornato a ieri, martedì 29 dicembre n.d.r.)”. Nessun caso tra i detenuti in regime di 41 bis e nessun carcerato ha avuto sintomi tali da giustificare un ricovero "per cui l'ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo sarebbe attrezzato con sale adeguate".
“I detenuti sono distribuiti in situazioni dignitose”, ha affermato il garante, che ha elogiato la struttura carceraria per gli ampi spazi messi a disposizione dei detenuti contagiati e del personale sanitario. Un plauso alla gestione dell’emergenza Covid nel Cuneese è arrivato anche dal garante regionale dei detenuti Bruno Mellano, il quale ha sottolineato che l’Asl CN1 ha effettuato, negli istituti di competenza, la metà di tutti i tamponi nelle carceri piemontesi (500 tamponi su 700 detenuti). “A Cuneo la situazione è sotto controllo”, ha ribadito Tretola, che si è recato in visita alla struttura nel giorno di Santo Stefano.