Saranno celebrate giovedì 9 alle 14, nel Duomo di Cuneo, le esequie di monsignor Aldo Giordano, nunzio apostolico della Santa Sede presso l’Unione Europea.

 

Monsignor Giordano era nato il 20 agosto 1954 a Cuneo, nella frazione San Benigno. Dopo gli studi nel seminario cittadino e la laurea in filosofia e teologia era stato ordinato sacerdote il 28 luglio 1979. Professore del seminario interdiocesano di Fossano negli anni Ottanta e Novanta, era stato segretario generale del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa per tredici anni e poi osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo. La sua carriera nella diplomazia vaticana era proseguita in Venezuela come vescovo e nunzio apostolico dal 2013. Nel maggio di quest’anno, papa Francesco lo aveva infine destinato alla nunziatura apostolica presso l’Unione Europea.

 

Le autorità vaticane rendono noto che il monsignore era risultato positivo al Covid-19 dopo un viaggio a Budapest, non in Slovacchia come riportato su vari organi di stampa. “Qualche giorno dopo il suo rientro a Bruxelles, - si legge in una nota della nunziatura - sentitosi influenzato, ha effettuato nuovamente un tampone, risultando purtroppo positivo al Covid-19. Dopo qualche giorno, il 25 settembre 2021, a causa di un improvviso peggioramento delle sue condizioni di salute, è stato ricoverato presso il reparto della terapia intensiva all’ospedale Molière Longchamp a Bruxelles. In seguito, il 12 ottobre 2021, in coma farmacologico, è stato trasferito all’ospedale dell’Università Cattolica di Lovanio (Universitair Ziekenhuis KU Leuven) dove è stato sottoposto ad una terapia di ossigenazione extracorporea a membrana (Ecmo). Mons. Aldo Giordano è deceduto all’ospedale di Lovanio il 2 dicembre 2021, alle 17,15”. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il prelato non aveva ancora completato il ciclo vaccinale.

 

Tra i numerosi messaggi di cordoglio pervenuti in seguito alla notizia del decesso c’è quello della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. La leader europea si è detta “profondamente addolorata” e ha aggiunto in un tweet: “L’Ue ha beneficiato delle sue notevoli capacità diplomatiche quando ha assunto il ruolo di decano del corpo diplomatico presso l’Ue. Era un uomo buono, dedito alla pace e al dialogo. Un vero europeo”. Anche il presidente del Venezuela Nicolas Maduro ha espresso il suo rimpianto per la dipartita di “un grande amico del Venezuela”: “Durante la sua permanenza nel nostro Paese, si è dimostrato un difensore della pace e dell'unità”. Negli anni più duri dello scontro tra i chavisti di Maduro e l’opposizione, monsignor Giordano aveva assunto un apprezzato ruolo di mediazione con il beneplacito del suo predecessore, l’attuale segretario di Stato Pietro Parolin.

 

Parolin, che in questi giorni accompagna papa Francesco nella sua visita ufficiale a Cipro e in Grecia, sarà a Cuneo giovedì prossimo per i funerali. In città era già venuto nel 2013 proprio per l’ordinazione vescovile di monsignor Giordano. Si prevede un notevole afflusso di persone alla cerimonia, motivo per cui dovrebbe essere montato un maxischermo in piazza Seminario, sotto il mercato coperto. La salma arriverà dal Belgio nel tardo pomeriggio di mercoledì e verrà esposta per la veglia funebre nella chiesa parrocchiale di San Benigno. Il vescovo di Cuneo, monsignor Piero Delbosco, fa sapere di aver offerto la disponibilità alla sepoltura nella cripta del Duomo, tra i sepolcri dei vescovi. La famiglia ha però fatto sapere che il religioso aveva già manifestato il desiderio di essere tumulato nel cimitero di San Benigno.

 

Monsignor Giordano lascia il fratello Angelo, già presidente provinciale della Coldiretti, e la sorella Bruna, attuale vicesindaco di Tarantasca dopo quindici anni alla guida del Comune. Nell’agosto dello scorso anno aveva perso l’altro fratello Franco, pensionato della Michelin.