Erano le ore 13,45 di giovedì 13 marzo quando un detenuto di origini straniere, condotto al tribunale di Torino, ha improvvisamente aggredito alcuni agenti in prossimità delle camere di sicurezza interne al tribunale. Poco prima, durante l’udienza, aveva dichiarato al giudice di non sentirsi bene: pretendeva di essere portato in pronto soccorso.
Nonostante il tentativo di contenerlo, il detenuto è riuscito a divincolarsi dagli agenti di polizia penitenziaria, spingendo un assistente e mandandolo a sbattere con violenza contro la cancellata della camera di sicurezza. La situazione è degenerata ancor più quando, nonostante il contenimento, il detenuto ha colpito lo stesso assistente con una testata sul lato sinistro del viso, causandogli un forte trauma. A seguito dell’aggressione il ferito è stato dimesso solo alle ore 21,40 di ieri sera dall’ospedale di Cuneo, con una prognosi di sette giorni.
“Tale aggressione, secondo quanto riferito dal detenuto, sarebbe la conseguenza delle presunte carenze o mancanze da parte dell’area sanitaria di Cuneo” fa sapere il sindacato autonomo Osapp: “Tuttavia, è importante sottolineare che a rimetterci, come sempre, è stato il personale di polizia penitenziaria, che nonostante la costante esposizione a situazioni di pericolo, continua a garantire sicurezza e ordine, in assoluto silenzio e senza mai risparmiarsi”.
Il sindacato esprime dal canto suo il “più fermo e deciso apprezzamento nei confronti del personale di polizia penitenziaria”: “L’intervento tempestivo e coordinato degli agenti di scorta, provenienti dalla casa circondariale di Cuneo, ha consentito di gestire una situazione ad alto rischio con grande senso del dovere e competenza”. Dal segretario generale Leo Beneduci “totale solidarietà e vicinanza al collega aggredito”: “L’ennesimo episodio di aggressione ai danni di un nostro agente non può passare inosservato. È fondamentale che vengano garantite maggiore attenzione e supporto alla sicurezza degli agenti di polizia penitenziaria, affinché situazioni simili non diventino la norma. Esortiamo le istituzioni competenti a intervenire in modo deciso e tempestivo, affinché vengano adottate misure adeguate per tutelare la sicurezza del personale, così da evitare ulteriori episodi di violenza che non solo mettono a rischio la vita degli agenti, ma minano anche la capacità di operare in sicurezza”.