“Si impara a stare insieme da lontano, nessuno escluso”, ecco quale potrebbe essere il nuovo slogan dell’Istituto Superiore Sebastiano Grandis di Cuneo.
Oltre alle innumerevoli iniziative dei docenti che si sono reiventati una modalità di far scuola a distanza con particolare attenzione ai più deboli, l’Istituto per arrivare alla copertura totale di tutti i 1200 studenti ha attivato una vera task force con il fine di procurare strumenti elettronici per la Didattica a Distanza anche a coloro che ne erano sprovvisti.
Il dato nazionale, Istat dello scorso anno ci dice che il 33,8 % delle famiglie non possiede un PC o un tablet. Un dato che significa una famiglia su tre. “Il Grandis non si è arreso – afferma il dirigente scolastico Milva Rinaudo – abbiamo censito le esigenze fin dall’inizio dell’emergenza sia sulla mancanza di dispositivi sia sulla mancanza di connessione. Il dato a nostra disposizione ha fatto sì che la grande squadra del Grandis si muovesse compatta”.
In una vera e propria “catena solidale”, partendo dagli assistenti tecnici Enzo Maggio, Rinaldo Bersesio che sono riusciti a effettuare un controllo sugli strumenti, ai vice presidi Eliana Lerda, Mirko Finotto, all’assistente amministrativa Gabriella Micali Mara Campana ,coordinati dalla DSGA Federica Dadone, come una grande squadra si è preparato il tutto affinché fosse pronto per l’arrivo dei volontari della Consulta dei Giovani per la città di Cuneo, con il suo presidente Pietro Carluzzo e della protezione civile Provinciale che si sono resi disponibili per la distribuzione.
Grande il lavoro effettuato dall’Ufficio Tecnico con Nunzio Tomaciello e Renzo Paronuzzi che, anche a distanza , fanno sentire la vicinanza della scuola ai docenti ed ai ragazzi . Un particolare ringraziamento va alla città di Cuneo, agli assessori Franca Giordano e Davide Dalmasso, al Responsabile Protezione civile della Provincia di Cuneo Roberto Gagna. Tutti i dispositivi elettronici, PC e tablet sono stati recapitati a casa degli studenti.
"Sono stati distribuiti circa cento Device, chiavette di connettività e la strumentazione necessaria per garantire a tutti il diritto allo studio - spiega ancora Rinaudo - La scuola non si ferma, grazie ai docenti, al personale Ata , oggi più che mai 'si impara a stare insieme da lontano' e si guarda al futuro , progettando da casa altre idee , facendo ognuno la sua parte".