CUNEO - Kit ai candidati per truccare gli esami per la patente, quattordici denunce. Casi anche nella Granda

L'operazione è stata condotta dalla Polizia stradale di Verbania e dalla Polizia ferroviaria di Domodossola

foto Ansa

Redazione 06/11/2024 16:44

La Polizia stradale di Verbania e la Polizia ferroviaria di Domodossola hanno denunciato quattordici persone ritenute componenti di un gruppo che garantiva a cittadini extracomunitari di conseguire in modo illecito patenti B e di categoria superiore. L'indagine ha permesso di risalire a esami truccati anche in provincia di Cuneo, oltre che in quelle di Vercelli, Como, Novara, Savona, Biella, Pordenone, Torino, Verona, Venezia, Padova e Treviso.
 
I denunciati sono accusati di falso e produzione di elaborati per il conseguimento di titoli abilitativi non propri. L'indagine, coordinata dalla procura di Verbania, è partita a maggio del 2023, quando la Polizia aveva trovato addosso a tre candidati, che avevano appena superato l'esame per la patente, la strumentazione utilizzata per trasmettere le domande e ricevere da un suggeritore esterno le risposte corrette, ed avevano fermato la persona che aveva fornito loro i dispositivi.
 
Attraverso appostamenti, pedinamenti, perquisizioni, sequestri e analisi del traffico telefonico e telematico, gli agenti hanno ricostruito il modus operandi del gruppo: per ogni candidato si facevano pagare 4 mila euro in contanti, offrendo in cambio assistenza nella presentazione dei documenti per iscriversi all'esame, nella prenotazione delle visite mediche, nella fornitura della strumentazione e addirittura nella vestizione.
Ai candidati veniva fornita una camicia, una maglietta o una giacca munita di microtelecamera, collegata a una batteria e a un router video, attraverso cui venivano trasmesse al suggeritore esterno le immagini, e un modem audio o un telefono e un micro auricolare Bluetooth.
   
 
Sono stati sequestrati 14 telefoni, 9 modem video e audio, 6 auricolari, 6 micro telecamere, 15 capi d'abbigliamento con microtelecamere nascoste nei bottoni, decine di batterie, 12 mila euro in contanti e una pinzetta per l'estrazione dei micro auricolari.

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