Sarebbe scaturita da una discussione online su un tatuaggio la lite che ha portato al rinvio a giudizio per diffamazione di Alice Griffanti, in arte Alisha, nota al pubblico televisivo e ai frequentatori del web con lo pseudonimo ‘La Diva del Tubo’.
Nata a Magenta (Mi) nel 1983 e residente nella Granda da anni, la Griffanti è diventata una celebrità di Internet grazie al suo canale Youtube da 176mila iscritti che le ha fruttato varie comparsate di successo, dai video con Andrea Diprè fino alla partecipazione a Ciao Darwin 8 e a Pomeriggio Cinque nel salotto di Barbara d’Urso. Dopo gli inizi come modella si è dedicata a tempo pieno ai video sul ‘tubo’ (come viene soprannominata la piattaforma Youtube tra gli adolescenti) e alla professione di dominatrice sadomaso: pare che la Diva sia campionessa mondiale di ‘ballbusting’, una pratica di maltrattamento consensuale tramite calci nei genitali maschili.
Seguitissima anche su Instagram, dove conta 141mila followers, la Griffanti è finita a processo davanti al tribunale di Cuneo proprio per un episodio che riguarda il suo profilo social. Lo scorso febbraio, dopo un litigio con un utente, avrebbe diffuso immagini di quest’ultimo e di sua figlia aggiungendo emoticon con escrementi stilizzati e una tazza del water. La didascalia recitava “il signore si chiama Saya !!! Anche se blocchi il profilo so chi sei sfigato di m.!” e aggiungeva epiteti ingiuriosi nei confronti della figlia di Saya.
Quest’ultimo, figlio del fondatore del Nuovo Msi Gaetano e anch'egli residente nel Cuneese, ha deciso di denunciare per diffamazione la youtuber e si è costituito parte civile nel processo, dove lo rappresenta l’avvocato Giulio Magliano.
L’avvocato Loredana Modaffari del foro di Imperia, che assiste Alisha Griffanti, non ha avanzato richiesta di riti alternativi. Nella prossima udienza del 7 aprile la Diva del Tubo dovrebbe quindi comparire in aula per essere ascoltata insieme ai testi del pm.