CUNEO - La Polizia ferma l’“espresso del crack”: undici arresti in flagranza a Cuneo

Vasta operazione tra il quadrilatero e piazza Boves. Altre 18 persone sono state denunciate: sequestrati 300 grammi di droga, un giro d’affari da oltre 50mila euro

Redazione 04/08/2024 08:36

Si è conclusa con l’arresto in flagranza di undici persone e il deferimento all’autorità giudiziaria di altre diciotto, perlopiù di origine straniera, una vasta operazione antidroga avviata dalla Questura di Cuneo dal settembre 2023.
 
Obiettivo dell’operazione “Crack Express”, come è stata denominata, era la repressione dello spaccio nelle aree più critiche della città, con particolare riferimento al quadrilatero della stazione (piazzale della Libertà, corso Giolitti, via Antonio Meucci, via Silvio Pellico, corso Dante) e a piazza Boves. L’attività della Squadra Mobile ha portato al sequestro di più di 300 grammi di crack e cocaina, in aggiunta ad altre sostanze da taglio come il mannitolo, che avrebbero prodotto oltre 2.500 dosi destinate alle piazze di spaccio cittadine, con un giro d’affari stimato in oltre 50.000 euro.
 
L’attività è iniziata nell’ottobre scorso con l’arresto di quattro pregiudicati (tre stranieri e un italiano), incontratisi nelle vicinanze del casello autostradale di Fossano per organizzare una consegna di crack da oltre 300 grammi (quantificabili in oltre 700 dosi) destinata alla piazza cuneese. A scambio avvenuto, il personale della Polizia di Stato ha arrestato i componenti del sodalizio che si erano dati a una precipitosa fuga, incuranti del traffico cittadino e mettendo a rischio la stessa incolumità degli agenti. Si è arrivati in quell’occasione anche al sequestro della somma contante di 1.900 euro, provento del saldo di una parte della sostanza stupefacente, e dell’autovettura utilizzata per trasportare la droga nel territorio cuneese.
 
Particolarmente rilevante è stato l’arresto di un cittadino ivoriano trovato in possesso della somma contante di 2.500 euro provento di attività illecite e di oltre 90 dosi di crack. L’uomo era latitante dal 2019 perché, sebbene controllato in svariate circostanze da altre forze di polizia, era riuscito a sottrarsi a un ordine di cattura emesso dal tribunale di Parma, esibendo un passaporto autentico intestato ad un connazionale dai tratti somatici molto simili. Il pregiudicato doveva scontare un cumulo di pene pari a cinque anni e quattro mesi di reclusione per reati analoghi.
 
L’attività di polizia giudiziaria, coordinata dal sostituto procuratore Alberto Braghin, ha consentito alla Sezione Antidroga della Squadra Mobile di individuare i principali rifornitori di crack attivi in città, i quali si rifornivano costantemente nel capoluogo torinese, raggiungendo la città di Cuneo in treno. Proprio presso la stazione sono stati arrestati cinque “pendolari della droga”: uno di loro aveva occultato oltre 400 dosi già pronte per lo spaccio all’interno di tasche ricavate nell’imbottitura del giubbotto.
 
Gli arresti in flagranza hanno modificato notevolmente le logiche dello spaccio cittadino, tanto che le consegne delle dosi di droga sono poi state effettuate, oltre che in alcuni esercizi commerciali e perlopiù in orario notturno, anche dalle abitazioni di alcuni arrestati tra via Meucci e via Silvio Pellico. Da qui veniva notato un via vai di tossicodipendenti che si intrattenevano per pochi minuti. Nel corso delle perquisizioni sono state recuperate modiche quantità di sostanze stupefacenti: gli acquirenti sono stati segnalati alla Prefettura e, talvolta, gli è stata ritirata anche la loro patente di guida.
 
In via Bassignano, in particolare, è stata individuata l’abitazione di un cittadino nigeriano che, avvalendosi della collaborazione di altri soggetti stranieri, vendeva crack e cocaina sia dalla propria dimora che in corso Dante e relative aree limitrofe. Lo stesso veniva trovato in possesso di oltre 20 grammi di crack e cocaina e la perquisizione domiciliare consentiva di rinvenire ulteriori 20 grammi di cocaina, oltre a due bilancini di precisione e lamette per tagliare la sostanza stupefacente.
 
“Gli importanti risultati - commenta la Questura - sono frutto dei costanti servizi di controllo del territorio operati dalla Questura di Cuneo nelle zone critiche, che vengono incessantemente ripetuti per contrastare il fenomeno del degrado in talune aree cittadine”.

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