Sono state riportate dall'Ansa le dichiarazioni rilasciate nella conferenza stampa di stamattina da
Grazia Pradella, procuratore aggiunto di Imperia, che ha illustrato i dettagli dell'operazione
“Patroclo” della Guardia di Finanza di Sanremo, durante la quale sono state arrestate quattro persone (decine gli indagati) per illeciti nella gestione dei richiedenti asilo. Coinvolta la cooperativa sociale di Cuneo Caribu, in manette anche due cuneesi.
Ha spiegato il procuratore aggiunto imperiese: "Abbiamo scoperto un sistema collaudato molto elaborato per cui due centri di accoglienza migranti in attesa di protezione venivano gestiti con metodi truffaldini e contrari a quello che è il senso di umanità delle cooperative onlus che dovrebbero badare non solo all'accoglienza ma anche al benessere fisico e psicologico dei migranti. In questo caso tutto ciò non è avvenuto".
Grazia Pradella ha illustrato i particolari dello stratagemma adottato dalla cooperativa cuneese per trattenere dal 50 al 70% dei contributi statali destinati ai migranti, denaro poi investito in società di famiglia dei presunti soci occulti. Sul ruolo della Prefettura, che aveva affidato la gestione dei due centri alla cooperativa Caribu, senza pubblicare alcun bando, e nonostante alla coop stessa mancasse uno dei requisiti indispensabili, cioè il fatto di esercitare l'attività di accoglienza migranti da almeno un anno: “Sul punto mi riservo di compiere tutti gli accertamenti che si renderanno opportuni in prosieguo. - ha spiegato Pradella - Certo è che sono mancati, quantomeno in parte i controlli: ci sono fatture che sono state rimborsate sei o sette volte per vari periodi. Inoltre, quando la struttura ospitava 38 migranti veniva denunciata la presenza di 81 persone con l'appropriazione del relativo costo e quindi è chiaro che c'è stato un sistema nei controlli non adeguato”.