Si è presentata a scuola, ma al momento della misurazione della febbre la temperatura rilevata è stata di 37.7 gradi. E’ accaduto stamattina, mercoledì 16 settembre, presso la primaria “Paola Garelli” di corso Soleri, a Cuneo, dove per la prima volta dalla ripresa delle lezioni sono scattate le procedure “anti Covid”. La bambina, mentre tutti i compagni di classe (ognuno seduto al proprio banco), indossavano la mascherina, è stata accompagnata nell’apposita “aula Covid” dove - come da protocollo - ha atteso l’arrivo dei genitori, contattati nel frattempo dalla scuola e invitati ad accompagnare la figlia dal pediatra.
I genitori avrebbero poi deciso di portare la bambina in Pronto Soccorso, ma all’arrivo in ospedale la temperatura era già rientrata sotto la “soglia” stabilita dalle norme anti Coronavirus (37.5 gradi). Secondo il protocollo, come detto, spetta invece proprio al pediatra stabilire se la bambina, in situazioni come questa, debba essere sottoposta a tampone.
Spiega Aurora Zitano, dirigente scolastica dell’istituto di corso Soleri: “Noi abbiamo messo in atto tutte le procedure del caso: la bambina e i suoi compagni sono stati dotati di mascherine, poi il nostro ‘referente Covid’, anche lui con le protezioni necessarie, l’ha accompagnata nell’aula allestita per questi casi e ha atteso con lei l’arrivo dei genitori. Da lì in poi scatta l’anello successivo della catena, di competenza del pediatra e del Dipartimento di prevenzione: fortunatamente però in questo caso la bambina sta bene e la febbre è scesa nel giro di poco tempo”. Le procedure che andrebbero a coinvolgere i compagni di classe della bambina in quanto “contatti stretti”, in ogni caso, scatterebbero solo in caso di tampone positivo. Al verificarsi di questa eventualità si dovrebbe procedere anche alla sanificazione straordinaria dell’aula.