Sul banco degli imputati c’era un anziano di 82 anni, residente a Monterosso Grana. Ad accusarlo di lesioni un 39enne di origini marocchine, suo inquilino all’epoca.
Tre anni fa l’uomo aveva raccontato ai carabinieri di aver trovato il padrone di casa di fronte all’alloggio al rientro da lavoro: “Ha cominciato a gridare e agitare il coltello, diceva che ero indietro nei pagamenti di due mesi”. In totale, secondo la persona offesa, la somma non pagata ammonterebbe a trecento euro, ma lui sosteneva anche di averne già versati cinquanta: “Gli ho detto che glieli avrei dati dopo aver incassato lo stipendio”. Nella discussione successiva ne sarebbe nato un parapiglia, al termine del quale l’affittuario era stato ferito e aveva chiamato un’ambulanza: “Era la prima volta che vedevo il mio padrone di casa con un coltello in mano” ha precisato, a domanda della difesa.
“Non è vero che fossi davanti alla porta di casa sua, è stato lui a scendere di un piano e ad avvicinarmi per litigare mentre stavo facendo intagliando il legno con il coltello” ha sostenuto invece l’anziano. L’accusato ha contestato anche l’entità del debito, ritenendola ben più ingente: “Doveva pagarmi due anni di affitto, non due mesi. Inoltre mi ha rovinato l’alloggio”.
Per l’ottuagenario imputato il pubblico ministero Luigi Dentis aveva chiesto una condanna di quattro mesi: “Il racconto della persona offesa ha riscontri esterni, in particolare il referto medico che dà atto di un taglio” ha osservato il rappresentante dell’accusa. Il patrono di parte civile, avvocato Giulio Brovia, si è associato alle conclusioni concordando sul fatto che il taglio al sopracciglio sinistro del 39enne non potesse essere stato prodotto in altro modo: “La giustificazione data dal padrone di casa appare del tutto inverosimile e lui stesso conferma che avesse un coltello”. Per l’avvocato difensore Davide Calvi, al contrario, l’ammissione dell’imputato ne rafforzava la versione: “Ha affermato che stava lavorando il legno, come riconosce l’accusa. Improbabile abbia aggredito un uomo di quarant’anni più giovane”.
Nei confronti dell’anziano il giudice Marco Toscano ha pronunciato sentenza di non punibilità per particolare tenuità del fatto.