Negli ultimi sette giorni, i Carabinieri della Compagnia di Cuneo, sulla base di servizi coordinati disposti dal Comando Provinciale di Cuneo, hanno eseguito una serie di controlli in alcune aree sensibili della città contro il degrado urbano dovuto a fenomeni di vagabondaggio e prostituzione che da qualche tempo risulta essere uno degli aspetti di maggior allarme sociale per i residenti in quei quartieri.
In particolare, i militari (sono stati impegnati nell’attività complessivamente 32 carabinieri che hanno operato sia in uniforme che in borghese al comando del Capitano Domenico Di Biasio) presidiavano tutta la zona comprendente il corso IV Novembre, piazzale della Libertà antistante la stazione ferroviaria, corso Monviso e corso Torino ove venivano sottoposte a controllo le numerose donne dedite alla prostituzione che avevano ormai “colonizzato” l’intera arteria stradale, molto trafficata soprattutto nelle ore serali.
I carabinieri avevano modo di notare che le donne, tutte di origine africana, arrivavano alla stazione ferroviaria di Cuneo con diverse corse serali dei treni partiti da Torino, per poi dividersi nei due tronconi di via IV Novembre e Corso Monviso, occupando i luoghi prescelti sui rispettivi marciapiedi che venivano poi mantenuti stabilmente anche nelle serate successive, evidentemente allo scopo di favorire il cliente nell’individuazione di una particolare prostituta tra le altre.
Nell’occasione, alcune di esse si davano a precipitosa fuga non appena si rendevano conto della presenza delle pattuglie, nascondendosi nei vari rifugi di fortuna offerti dall’area circostante la stazione ferroviaria.
I controlli proseguivano anche negli adiacenti esercizi commerciali ubicati in prossimità della stazione al fine di prendere contatti con i lavoratori presenti nei vari negozi e raccogliere informazioni sulla presenza di individui molestatori o sospetti che gravitavano nei dintorni o ancora segnalazioni su viandanti che, come nel caso di un supermercato, occupavano gli spazi interni del locale allo scopo di usufruire di un riparo logistico per la notte creando timore e scompiglio tra gli stessi dipendenti ed i clienti del negozio. Proprio in uno di questi esercizi aperti al pubblico, i militari identificavano ed allontanavano alcuni stranieri che venivano trovati all’interno dei locali in evidente stato di ubriachezza e quindi sottoposti ai provvedimenti del caso.
Tutta l’area veniva quindi sottoposta a stretta sorveglianza per sette sere e notti di seguito. Il risultato, evidente per i residenti della zona, è stato, dopo i primi controlli serali/notturni la totale assenza delle donne dedite alle prostituzione, così come l’assenza di vagabondi che arrecavano molestie ai commercianti della zona. Sono state complessivamente una trentina le prostitute, in particolare giovani nigeriane abitanti a Torino, identificate e per molte di loro potrebbe scattare ora la procedura del “foglio di via obbligatorio” da Cuneo, provvedimento che gli impedirà di tornare in città per i prossimi tre anni pena la denuncia e nei casi più gravi anche l’arresto in concomitanza di altri reati che violano la normativa sugli stranieri, trattandosi di extracomunitarie.
Il servizio, particolarmente gradito alla popolazione ed ai commercianti, verrà quindi ripetuto nelle prossime settimane estendendolo anche alle altre zone della città dove sono stati segnalati analoghi problemi di degrado urbano ed insicurezza sociale allo scopo di garantire alla cittadinanza un migliore livello di vivibilità, per evitare che alcuni corsi cittadini vengano presi d’assalto soprattutto da giovani donne africane che rappresentano, tra l’altro, anche un serio pericolo per la viabilità e la sicurezza degli utenti della strada, a causa del continuo “pellegrinaggio” di auto che si fermano o si arrestano bruscamente in prossimità delle piazzole occupate dalle donne.