È scaturito da un normale pattugliamento del Norm dei carabinieri di Cuneo il controllo a carico di M.N., extracomunitario residente in città, denunciato e poi processato per spaccio di stupefacenti. Nell’agosto del 2021 i militari lo avevano sorpreso nell’area del ponte Vassallo, dopo aver sentito alcuni rumori: “Sapevano che la zona è frequentata da assuntori e venditori di stupefacenti” ha spiegato in aula il brigadiere Giuliano Pepe.
Insospettiti dal brusio, in orario serale, i carabinieri si erano diretti verso i basamenti del ponte: “Abbiamo notato un soggetto che cercava di nascondersi e lo abbiamo fermato, durante le fasi di identificazione la persona sembrava molto impaurita” ha aggiunto ancora il brigadiere. Nervosismo giustificato, dal momento che N.D. nascondeva negli slip dieci dosi di marijuana, già suddivise in singoli pacchetti.
Questa circostanza è stata ritenuta dirimente dal pubblico ministero Luigi Dentis nel formulare una richiesta di condanna: “Le dosi erano occultate in modo tale da non essere visibili, ma soprattutto predisposte in pacchettini” ha sottolineato il rappresentante dell’accusa, chiedendo per l’imputato una condanna a nove mesi di reclusione e 1200 euro di multa. L’avvocato Michele Parola, difensore dell’accusato, ha ricordato che in casa dell’uomo - incensurato - non erano state trovate altre dosi di droga e nemmeno oggetti che indicassero un’attività di spaccio, come la presenza di bilancini: “Il fatto che si trovasse sotto il ponte Vassallo - secondo il legale - dà adito all’ipotesi che non fosse lì per spacciare: non è un posto frequentato”.
Il giudice Marco Toscano ha ritenuto provata l’accusa e condannato l’imputato a quattro mesi e 688 euro di multa, con il beneficio della sospensione condizionale.