VALGRANA - Mette in vendita un telefono, ma poi versa 1500 euro al compratore. Che sparisce

Un 32enne oristanese a processo per truffa. Vittima un giovane di Valgrana, che ha spiegato: “Mi ha convinto a fargli una ricarica, sembrava molto affidabile”

Redazione 16/06/2022 19:25

È una vicenda dai contorni incredibili quella di cui è involontario protagonista un giovane di Valgrana, che ha denunciato per truffa un 32enne di Oristano, D.L., al quale avrebbe dovuto vendere il suo telefonino.
 
Nell’ottobre di due anni fa la presunta vittima aveva messo in vendita sul portale online Subito.it il suo iPhone 6s, al prezzo di 150 euro. Un prezzo competitivo, ha precisato, perché contava di concludere al più presto l’affare: “Mi ha chiamato al telefono un uomo presentatosi come Marco Tabaschi, era sicuramente italiano e aveva un accento del Nord. Diceva di chiamare da Trieste e di essere interessato all’acquisto, il cellulare gli serviva per lavoro”. L’aspirante compratore, però, aveva posto una condizione: “Ha detto che non poteva comprarlo subito, aveva un problema con i pagamenti. Mi aveva chiesto perciò di fargli una ricarica da 1500 euro sulla sua carta prepagata, assicurandomi che sarei stato rimborsato dell’intera somma più il prezzo del telefono nel giro di poche ore. Sembrava molto affidabile”.
 
Alle domande su cosa lo abbia indotto ad accettare un accordo simile con un perfetto sconosciuto, l’autore della denuncia ha risposto: “Dava l’impressione di essere una persona autorevole e molto impegnata. Diceva di essere un uomo d’affari e di avere parecchie carte di credito, abbiamo parlato a lungo al telefono”. Nemmeno lo aveva insospettito troppo il fatto che il sedicente Tabaschi non chiedesse molte informazioni sulle modalità di vendita e spedizione dell’oggetto: “Sul momento non ci ho fatto caso. Non era comunque la prima volta che vendevo articoli su Internet”.
 
Sebbene il compratore - o presunto tale - avesse promesso di rimborsare la somma prestatagli e saldare quanto dovuto a stretto giro, il valgranese è rimasto con un palmo di naso: “Ho provato a ricontattarlo ma non rispondeva più al telefono. Dopo un giorno, anzi, il numero era stato disattivato”.
 
Il prossimo 14 ottobre sono previsti il completamento dell’istruttoria e la discussione del caso.

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