CARAGLIO - Morte di Anisa, due indagati per omicidio colposo

In tarda mattinata l’autopsia sul corpo della bambina annegata nel lago. L’iscrizione a registro è un atto dovuto per consentire gli esami medici

Andrea Cascioli 19/07/2024 10:50

Il gestore del bioparco AcquaViva Roberto Manzi e la responsabile del gruppo di animazione parrocchiale della valle Stura sono indagati per omicidio colposo dopo la morte della piccola Anisa Murati, la bambina di sette anni annegata mercoledì pomeriggio nel lago della struttura caragliese.
 
L’iscrizione a registro è un atto dovuto, per consentire l’espletamento dell’esame autoptico previsto per le 12,30. La Procura ha incaricato come perito il dottor Federico Quaranta. Dovrà chiarire l’esatta dinamica della morte della bambina, scomparsa intorno alle ore 15,30 del pomeriggio e ritrovata verso le 18, ormai senza vita, sul fondale nei pressi della pedana dei tuffi.
 
Anisa era in una comitiva con decine di bambini arrivati da tutta la valle Stura. La gita era stata organizzata dal centro estivo che fa capo alla parrocchia di Demonte, il paese dove la bimba viveva con la famiglia, di origine albanese. Sette gli accompagnatori, tutti giovanissimi volontari: solo due di loro sono maggiorenni. La ragazza che era responsabile del gruppo, diciottenne, è a sua volta indagata.
 
I carabinieri intanto hanno messo sotto sequestro la ex polveriera militare in località Bottonasco, appena fuori dall’abitato di Caraglio. Il comune l’ha riqualificata e affidata in gestione nel 2022 alla famiglia Manzi, noti ristoratori della zona. Un fiore all’occhiello per il paese, ribadisce la sindaca Paola Falco: “Se avessimo intuito criticità, saremmo stati i primi ad agire. Lì c’era anche la nostra estate ragazzi comunale: forse c’è stata un’organizzazione diversa”.
 
A Demonte e in tutta la valle Stura ci si stringe al dolore della famiglia, che ha incaricato l’avvocato Noemi Mallone di seguire gli sviluppi dell’inchiesta: i genitori di Anisa hanno altri due figli, lei era la secondogenita. Vivevano solo da qualche anno in valle, conducendo una vita molto riservata: il papà è un operaio edile, la mamma casalinga. L’estate ragazzi ha sospeso ogni attività, i comuni e le parrocchie hanno proclamato il lutto per sabato e domenica: sabato, alle 21, si terrà anche una veglia di preghiera nella chiesa di Demonte in solidarietà con la famiglia, di religione musulmana. Altre iniziative potrebbero seguire nei prossimi giorni: “Le stiamo valutando in questo momento con l’intera valle, perché è una tragedia che ha toccato tutti e non solo Demonte” dice il sindaco Adriano Bernardi.

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